>>> Gli anticipi della 13.ma giornata
di Mauro Caputi
Dopo il successo dell’Inter nell’anticipo a Bologna, la domenica della tredicesima giornata propone la risposta delle inseguitrici.
Resta in scia, a -5, la Juventus, che nel posticipo serale a Torino supera 1-0 l'Udinese. Il primo tempo scivola via sottoritmo, con i friulani che non faticano a contenere i padroni di casa decisamente sottoritmo e imprecisi. Amauri si ritrova una palla buona per il liscio di Zapata ma colpisce male consgnando la sfera ad Handanovic. Nella ripresa la Juve prova a fare qualcosa di più ed è subito premiata: al 51' Caceres crossa perfettamente per Grosso che appoggia in rete liberissimo. Pressione ora costante degli uomini di Ferrara e Sissoko prova la botta dalla distanza, alta. La risposta dell'Udinese è in una conclusione da fuori di Floro Flores, contenuta da Buffon. Poi i friulani rischiano con Basta che impegna il suo portiere su calcio d'angolo juventino. L'Udinese resta in partita e sfiora il colpaccio al 94', quando, in una mischia nell'area della Juve, Zapata si trova fra i piedi un invitante pallone ma conclude debolmente. Nella squadra di Ferrara si è rivisto Del Piero, al rientro dopo l'infortunio. Per il capitano bianconero non un grande impatto sulla gara nei 40' in campo.
Non perde il passo nemmeno il Milan che piega a fatica il Cagliari a San Siro 4-3. Emozioni e spettacolo con botta (Seedorf) e risposta (Matri) quando sul cronometro non ci sono ancora 10’. I sardi crescono col passare dei minuti e vanno meritatamente in vantaggio al 30’ con Lazzari, un po’ dimenticato dalla difesa rossonera. Milan in bambola e Cagliari incapace di approfittarne, nonostante il gran gioco mostrato. Proprio nel grande momento dei rossoblù arriva l’uno-due che cambia la partita. Al 38’ Borriello ribadisce in rete dopo che Marchetti aveva salvato su colpo di testa di Pato; al 40’ lo stesso ‘papero’ indovina il diagonale che si infila nel sette. Risultato ribaltato a sorpresa, per quel che si era visto, prima dell’intervallo. Nella ripresa il Milan è più convinto, ma il Cagliari non demorde. Gara piacevole e veloce. Il Milan prova a chiudere con il gol di Ronaldinho su calcio di rigore (intervento scorretto di Astori su Borriello) al 62’. Il Cagliari non ci sta e si riporta sotto 7’ dopo con Nené, appena subentrato a Biondini, prontissimo sull’assist di Jeda. Il risultato non cambierà più, ma il Milan se lo dovrà sudare fino al 94’.
Rossoneri a 25, una lunghezza sopra la Sampdoria che torna al successo dopo un mese vincendo in casa 2-1 contro il Chievo. Partita affatto facile per i blucerchiati che si portano avanti al 19’ con una rocambolesca deviazione di Marco Rossi su tiro di Poli. Sorrentino è ingannato dalla deviazione involontaria. A fine frazione il Chievo resta in dieci per l’espulsione di Luciano (doppia ammonizione). Potrebbe essere un secondo tempo di tutto riposo per la squadra di Delneri, tanto più che al 65’ Pazzini raddoppia concludendo una spettacolare combinazione di giustezza con Padalino e Cassano. A 10’ dal termine, però, Mantovani accorcia risolvendo una mischia in area (probabilmente aggiustandosi un po’ la sfera con la mano) e la Samp vive minuti di tregenda per le incursioni di Pellissier e Bentivoglio. Il triplice fischio di Russo suona come una liberazione. Doriani con un punto di vantaggio sul Parma delle meraviglie che, nell'anticipo, ha vinto 3-2 a Firenze.
La Roma torna al successo nel segno di Totti. A fare le spese della tripletta del capitano (ora in testa alla classifica cannonieri a quota 9 in coabitazione con Di Natale) è il Bari, opaco all’Olimpico come raramente si è visto in questo campionato. La gara si decide nel primo tempo. Al 6’ il numero 10 apre su rigore (in uscita Gillet abbatte Vucinic); al 14’ raddoppio con un gran tiro su punizione; al 28’ il tris è servito su con un diagonale da destra. Julio Sergio si esibisce in un paio di buoni interventi (pregevole quello di metà ripresa di Koman), poi si arrende al colpo di testa del compagno Andreolli, che al 76’ sbaglia la deviazione su corner è dà il punto della bandiera al Bari. Per molti versi deludente, invece, Napoli-Lazio. Risultato a reti bianche che conferma la scarsa vena della squadra di Mazzarri quando non si trova al cospetto delle grandi. I partenopei ci provano molto nel primo tempo con Lavezzi, Hamsik e Quagliarella, ma il muro eretto da Papadopulo davanti a Muslera regge bene all’urto. Nella ripresa la partita si spegne e le squadre si dividono la posta.
Il derby di Sicilia fra Palermo e Catania finisce fra i fischi del pubblico del Barbera, per nulla soddisfatto dell’1-1 finale. E sì che i rosanero le cose si erano messe subito bene: al 4’ Migliaccio fa centro di testa su assist di Miccoli. A metà frazione lo stesso Miccoli incoccia la traversa. Poco e confuso il gioco del Catania, che si scuote nella ripresa e rimette la partita sui binari quasi subito: al 55’ il tiro di Morimoto non è trattenuto da Sirigu e Martinez può approfittarne. La reazione della squadra di Zenga non c’è, anzi sono i rossazzurri a fare qualcosa di più. Ben più soddisfatto il pubblico di Livorno che coglie il successo sul Genoa nei minuti di recupero grazie al colpo di testa di Pulzetti che beffa Amelia sul primo palo. In precedenza i labronici si erano portati in vantaggio al 21’ con Lucarelli, bravo a sfruttare una sgroppata con cross di Candreva. Ottima, al proposito, la gara del neoazzurro. E altrettanto positivo Criscito, che l’azzurro lo ha ritrovato proprio nell’ultima sosta di campionato, autore del gol del momentaneo pareggio al 63’ con un piatto sinistro da centro area. La squadra di Cosmi ha il merito di crederci fino in fondo e trova il premio tre minuti dopo il 90’.
L’Atalanta espugna Siena e si leva dalle secche della bassa classifica. Dopo una prima frazione divertente e giocata a viso aperto, la squadra di Conte sblocca il risultato al 52’ con un colpo di testa di Tiribocchi. Raddoppio bergamasco al 67’ su rigore trasformato da Acquafresca (lo stesso attaccante era stato steso da Ficagna). I toscani potrebbero riaprire la gara al 78’: intervento scoordinato di Bianco su Maccarone e l’arbitro Giannoccaro assegna il rigore. Paolucci, però, non supera l’ottimo Consigli e resta lo 0-2. I bianconeri non sono fortunati: nel loro score due traverse e un palo. Siena ultimo a quota 6, con la posizione del tecnico Baroni sempre più traballante.