Alla Conferenza sul clima di Copenaghen si dovrà giungere ad un accordo con "un effetto immediato".
Il presidente Usa, Obama, dopo aver incontrato il collega cinese Hu Jintao a Pechino, sottolinea che su tale principio c'è intesa tra Pechino e Washington. Il capo della Casa Bianca ribadisce poi che "senza gli sforzi di Cina e Usa, i maggiori consumatori di energia, non ci sono soluzioni possibili".
L'annuncio di Obama costituisce un piccolo passo in avanti rispetto a due giorni fa, quando al vertice Apec di Singapore i due leader avevano constatato l'impossibilità di un accordo.
Appoggio al dialogo tra Cina e Dalai Lama
Pechino avrà il pieno appoggio degli Stati Uniti affinché riprenda i colloqui con il Dalai Lama sull'autonomia del Tibet. Lo dice il presidente Obama.
Il leader spirituale dei tibetani, dal suo esilio, ha espresso apprezzamento per le parole di Obama, rilevando tuttavia come "ci sono forti limiti per cui la Casa Bianca non riesce a esprimersi come vorrebbe".
Su Taiwan, isola di fatto indipendente ma ritenuta da Pechino una provincia ribelle, Obama ha ribadito il principio di una "Cina unica". Hu Jintao ha dato la disponibilità a dialogare sui temi delle minoranze e dei diritti umani.
Tra Cina e Usa serve più collaborazione
Sottolineando la necessità di una collaborazione sui principali temi della politica e dell'economia mondiale, Hu e Obama hanno affrontato il nodo del nucleare nordcoreano, esortando ancora Pyongyang a tornare ai negoziati a sei.
Sul fronte dell'economia, Pechino ha ribadito la richiesta agli Usa di non attuare misure protezionistiche che danneggino l'export cinese, mentre per gli Usa è importante che lo yuan, oggi ancorato al valore del dollaro, sia adeguatamente rivalutato per non penalizzare gli investimenti negli States. La visita in Cina di Obama si concluderà domani, quando vedrà il premier Wen.