Il Vertice mondiale sulla sicurezza alimentare ha approvato la dichiarazione finale, che getta la basi per una nuova strategia contro la fame.
Il testo, votato poco dopo l'apertura dei lavori, impegna ad aumentare gli aiuti ai progetti agricoli dei governi dei Paesi poveri, ma non precisa l'entità degli stanziamenti (la Fao aveva chiesto 44 miliardi di dollari l'anno).
Tra le priorità: un coordinamento globale per ottimizzare gli interventi; aiuti diretti ai malnutriti e programmi a medio e lungo termine per combattere le cause della fame e sradicarla "quanto prima", e non più "entro il 2025".
Ai tre giorni di lavori del vertice mondiale della Fao sulla sicurezza alimentare partecipano 60 fra capi di Stato e di governo, oltre al segretario dell'Onu, Ban Ki-moon.
Tra gli obiettivi del summit: delineare le strategie per dimezzare entro il 2015 il miliardo di persone che soffrono la fame nel mondo. Fa però discutere l'assenza dei leader dei Paesi del G8, tra i più ricchi del mondo, che all' Aquila si impegnarono contro la fame.
Per sensibilizzare al problema, Ban, il direttore generale Fao Diouf e il sindaco di Roma Alemanno hanno digiunato nelle 24 ore precedenti il summit.
Ban Ki-moon: 'Clima e lotta alla fame sono legati'
"Oggi più di 17mila bambini moriranno di fame. Uno ogni 5 secondi. Sei milioni all'anno. Questo non è più accettabile, dobbiamo agire". Questo il monito del segretario Onu, Ban Ki-moon, ai capi di Stato e di governo presenti al vertice Fao. "Non ci può essere sicurezza alimentare senza sicurezza climatica", ha sottolineato Ban. Poi ha invitato i governi a sostenere i piccoli agricoltori, "cuore e anima della sicurezza alimentare".
Diouf: "Dal G8 promesse non ancora mantenute"
Una persona su sei nel mondo soffre la fame. E' ora che i leader venuti a Roma "passino dalle parole ai fatti".
L'auspicio è stato rinnovato dal direttore generale della Fao, Diouf, aprendo il Summit sulla sicurezza alimentare. Diouf ha ricordato che i 20 miliardi di dollari stanziati all'Aquila dal G8 sono "promesse che devono ancora materializzarsi".
Diouf ha infine ammonito: "Tutte le nubi scure che hanno portato agli scontri per il cibo nel 2007 e 2008 continuano ad addensarsi" nell'indifferenza.
Il Papa: "Basta con le speculazioni sul cibo"
A causa della "grave crisi economica e finanziaria" c'è "una drammatica crescita del numero di chi soffre la fame". Eppure "la Terra può nutrire tutti i suoi abitanti". E' quanto ha sottolineato Benedetto XVI, nel suo discorso al vertice.
Il Papa ha esortato a "ripensare" i "meccanismi della sicurezza alimentare" a mettere fine "allo sviluppo diseguale tra le nazioni" e "a egoismo e speculazioni" sul cibo, senza rassegnarsi "allo sconforto e all'indifferenza".
Gheddafi: "Finora solo promesse vane"
"Tutte le decisioni e le promesse degli scorsi vertici" per combattere la fame si sono rivelate "cosa vana", ha detto il leader libico Gheddafi al vertice Fao sulla sicurezza alimentare. "L'assenza dei Paesi ricchi è segno della mancanza di volontà di combattere la fame", ha aggiunto, richiamando "i colonizzatori a risarcire i Paesi in via di sviluppo".
All'inizio del suo breve discorso, Gheddafi ha elogiato "l'Italia che ha svolto un ruolo sostanziale per lo svolgimento di questo vertice". Ieri Gheddafi ha incontrato 150 ragazze, regalando loro copie del Corano ed esortandole a convertirsi all'Islam.
Lula: "La fame è un'arma di distruzione di massa"
"L'esperienza brasiliana dimostra che affrontare il problema della fame esige volontà e determinazione politica".
Lo ha detto il presidente brasiliano, Lula, ricordando come il suo governo abbia raggiunto in anticipo il primo degli Obiettivi del Millennio, quello cioè di dimezzare il numero degli affamati entro il 2015.
"La fame è la più terribile delle armi di distruzione di massa. E' inaccettabile- osserva- che strappare la gente alla povertà e alla fame sia interpretato come populismo e assistenzialismo".
Berlusconi: "Date certe per gli aiuti"
Tra gli impegni principali del vertice Fao sulla sicurezza alimentare c'è quello di "arrivare a date certe per l contribuzioni di ciascun Paese e modalità altrettanto certe per gli aiuti" destinati ai piccoli agricoltori. Lo ha ricordato il presidente del Consiglio, Berlusconi, all'assise di Roma.
Il premier ha poi rivendicato che con il G8 dell'Aquila, stanziando 20 miliardi di dollari per i prossimi tre anni, "siamo passati dalle parole ai fatti", come lo scorso anno aveva chiesto il direttore generale Fao, Diouf.
Napolitano: "La ricchezza sia distribuita"
"La crisi economica e finanziaria insegna che ricchezza e benessere hanno valore se largamente ed equamente distribuiti". Lo sostiene il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio fatto pervenire al summit dalla Turchia, dov'è in visita ufficiale.
"E' tempo di un rinnovato impegno da parte della comunità internazionale, specie dei Paesi più ricchi, per sconfiggere la povertà e porre le basi di uno sviluppo sostenibile e diffuso", aggiunge il capo delo Stato, auspicando che il porti indicazioni per una rinnovata strategia mondiale contro la fame.
Schifani: "Azioni concrete contro la fame"
Dare cibo agli affamati è "un imperativo per le coscienze" che "deve tradursi in azioni concrete". Lo ha detto il presidente del Senato, Schifani, all'apertura del vertice.
Schifani ha esortato la società civile e le istituzioni internazionali a offrire "un impegno continuo e coerente", evitando "sprechi"; ma ha anche chiesto ai governi dei Paesi poveri un "impegno deciso" per "rispondere alle grandi sfide poste dalla fame nel mondo".