"Nata ad Amburgo e cresciuta nell'ex Ddr per scelta dei genitori, Angela Merkel è un personaggio unificante per una Germania che non è più divisa come ai tempi della Guerra Fredda, ma nemmeno completamente riunificata".
Lo dice a Televideo Salvo Mazzolini, corrispondente de "Il Giornale" da Berlino. "Le differenze tra Est e Ovest sono ancora notevoli. Merkel è un po' occidentale e un po' orientale, quindi adatta a rimettere insieme le due parti del Paese".
"Solo ora, archiviata l'esperienza della Grosse Koalition, potremo cominciare a giudicare il suo operato".
"La difesa dei diritti umani da parte di Angela Merkel è direttamente riconducibile alla sua esperienza di vita nell'ex Ddr. 'So cosa significa vivere in un Paese senza libertà', ha detto qualche giorno fa a Washington".
"Merkel si è esposta forse più di ogni altro cancelliere, e spesso con vigore, sul tema dei diritti umani anche in Paesi come la Cina e la Russia, che mantengono intensi rapporti commerciali con le aziende tedesche".
"Questo senz'altro le deriva dal fatto di avere vissuto in un Paese comunista, dove tante libertà che a noi sembrano scontate venivano negate".
"I cittadini dell'ex Ddr vedono Angela Merkel come una di loro, ma privilegiata rispetto agli altri tedesco-orientali: un po' per meriti suoi, un po' perché non ha subito i contraccolpi della riunificazione", prosegue Mazzolini.
"Certamente,la Merkel ha avuto una vita più facile rispetto ad altri, perché è una donna non comune: sempre prima della classe, laureata facilmente in Fisica, entrata giovanissima nell'Istituto di Fisica della Ddr, prestigioso traguardo per gli scienziati tedeschi. Solo dopo la caduta del Muro si è buttata in politica e ha riscosso subito successo, dimostrando grande tempismo e soprattutto grande scaltrezza".