di Carla Toffoletti
"Ho ancora le cicatrici del filo spinato che mi sono procurata tentando di scavalcare il muro. Il filo che si srotolava come un tubo, i pantaloni strappati, io bloccata, senza potermi muovere. Un arlecchino su un palcoscenico all'aperto". E' una delle tante lettere recuperate negli archivi di Stato di Berlino da Calogero Catania.
Lettere di gente comune, intercettate dalla Stasi, e mai giunte a destinazione. 180 km di missive, che verranno lette da attori, sociologi, personaggi della politica, ai Mercati Traianei, nella serata evento "Ogni muro prima o poi cade", sabato 7 novembre, per il ventennale della caduta del Muro di Berlino.
Lettere dal carcere
"Il muro di Berlino è caduto ma ne restano ancora tanti da abbattere", dice a Televideo Cipriani, curatore dell'evento. " La frase che dà il titolo alla serata 'Ogni muro prima o poi cade', è una scritta comune in tedesco, che abbiamo trovato e tradotto negli archivi".
Saranno 28 le personalità che daranno voce alle lettere, perchè 28 sono stati gli anni della durata del Muro, dal '61 al 1989. Un evento che vedrà in scena 140 artisti. Quattro spettacoli da 28 minuti ciascuno, intervallati dalle Sonate per violoncello di Bach, per ricordare Rostropovich, musicista della libertà, che suonò sotto il muro di Berlino appena caduto.
Attori e politici danno voce alle storie
"Ci sarà anche un omaggio a Elena Sciascia- spiega Cipriani - una ragazza italiana di Berlino Ovest, che cercò di far scappare una sua amica da Berlino Est. Venne intercettata, arrestata e torturata. Liberata dal governo tedesco che pagò una cauzione, entrò in coma. Troppe le torture subite". Emilio Carelli leggerà la storia di un papà a cui viene comunicato in carcere che il figlio è stato adottato, Paola Saluzzi darà voce a "Debolezze", storia di una ragazza ricattata e obbligata a confessare un complotto, attraverso le lettere, mai consegnatele, che le aveva scritto il fidanzato. E poi Fiorella Mari, Bova e Melandri.