Un percorso lungo quasi un anno e pieno di sorprese quello che ha portato alla fusione tra Chrysler e Fiat.
20 GENNAIO 2009: Viene firmato l'accordo preliminare non vincolante tra Chrysler e Fiat, da chiudere entro aprile. L'intesa prevede che Fiat rilevi il 35% della casa automobilistica Usa, senza investimenti in contanti da parte del Lingotto.
30 MARZO: Il presidente Usa Barack Obama non esclude la bancarotta per Chrysler.
27 APRILE: Anche il sindacato Uaw firma l'intesa per la riduzione del costo del lavoro. Daimler raggiunge un accordo per la separazione da Chrysler.
1 GIUGNO: Il giudice federale responsabile della procedura fallimentare di Chrysler autorizza la vendita degli asset della casa Usa alla nuova società condotta da Fiat. I fondi presentano ricorso alla Corte Suprema Usa.
10 GIUGNO: La Corte Suprema Usa dà il via libera all'accordo. Fiat e Chrysler ufficializzano l'intesa. Marchionne diventa amministratore delegato, Robert Kidder è presidente.
4 NOVEMBRE: Viene presentato il piano industriale di Chrysler, il primo targato Marchionne.