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Niki de Saint Phalle, tra surrealismo e pop-art

A Roma, un'antologica dell'artista francese. E' la prima in Italia n

di Raffaella Miliacca

In mostra per la prima volta in Italia 100 opere di Niki de Saint-Phalle (1930-2002), artista francese, pittrice, scultrice la cui opera si colloca tra surrealismo e pop-art.

Da oggi al 17 gennaio 2010, al Museo Fondazione Roma, sono visibili opere del primo periodo, negli anni Cinquanta e Sessanta, fino alle sculture policrome (Nanas) e agli studi per il Giardino dei Tarocchi di Capalbio. Dall'esposizione emergono tutti i temi che hanno contrassegnato l'arte di Niki de Saint Phalle: femminismo, mitologia, violenza, inquietudini private e sociali. Particolare attenzione, nella mostra, ai bambini, con un percorso dedicato.

Dalle Nanas ai Tarocchi
"Abbiamo ideato un percorso che segnasse il passaggio dall'inquietudine alla gioia, come se il colore fosse una terapia". Così spiega Stefano Cecchetto, curatore dell'antologica di Niki de Saint-Phalle, a Roma.

Quattro le sezioni in cui è articolata: le origini, periodo in cui le sue opere risentono dell'influenza surrealista e della fascinazione per Gaudi; Les Nanas (le ragazze), una serie di sculture che hanno la donna come protagonista,in un' esplosione di forme e colori; il Giardino dei Tarocchi, realizzato a Capalbio tra il '79 e l'86; il Patto Spirituale, espressione del connubio artistico e affettivo tra Niki e Jean Tinguely.