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Morto Lévi- Strauss, tra i padri dell'antropologia moderna

Dedicò la sua vita allo studio dei popoli primitivi, ai simboli e alle strutture di gruppo j

E' morto l'antropologo Claude Lévi- Strauss. Nato a Bruxelles nel 1908, l'accademico francese ha dedicato la sua vita allo studio dei popoli primitivi, ai simboli e alle strutture di gruppo. E' considerato uno dei padri fondatori dell'antropologia moderna. Suoi i libri "Tristi Tropici", "Pensiero selvaggio" e "Il cotto e il crudo".

Ha detto: "Nulla, allo stato attuale della ricerca, permette di affermare la superiorità o l'inferiorità di una razza su un'altra". Questa citazione è rappresentativa di ciò che è stato l'uomo e lo scienziato sociale, per il quale la cultura non è solo la produzione artistica di un popolo ma è il complesso delle peculiarità del popolo stesso. La sua opera e la sua antropologia strutturale sono anche per questa ragioni universali, nel senso che non permettono più graduatorie tra una cultura e un'altra. I suoi studi, la sua scrittura, vanno oltre l'ambito scientifico e si possono ricondurre anche a quello politico e letterario.

Lévi-Strauss studiò a Parigi e nel 1935 si trasferì a San Paolo. Dopo un breve ritorno in Francia, si rifugiò negli Stati Uniti. Tornato in Francia, nel 2008 è stato festeggiato ufficialmente per i suoi 100 anni. Scienziato sociale, intellettuale ma anche filosofo politico per la capacità di opporre negli anni Settanta una lettura analitica della società a quella ideologica di stampo Marxista.