Da quando nacque a Roma (il 3 novembre 1931), da una famiglia della buona borghesia, al 1995, quando le fu consegnato a Venezia il Leone d’oro alla carriera insieme all'amico e compagno di tante avventure Alberto Sordi, Maria Luisa Ceciarelli, in arte Monica Vitti, di strada ne ha fatta tanta: il cinema di Antonioni e la commedia all' italiana, i film in costume e quelli intimisti, il teatro, la tv, la regia, i libri.
C'è la fondata convinzione, da parte di tutti, che lei sia stata l' unica grande protagonista femminile della commedia all'italiana, con una marcia in più rispetto alle altre comiche del momento: oltre a far ridere era anche bella.
Antonioni, si ricorda in una biografia dedicatale da Cristina Borsatti, si lasciò sedurre dalla sua voce roca quando cercava qualcuno per doppiare l' attrice Dorian Gray nel suo film 'Il grido'. ''Lei ha una bella nuca può fare del cinema'' le disse il regista al primo provino. E lei: ''Sempre di spalle?''. Una bella battuta per quella che sarebbe diventata la musa della cosiddetta trilogia dell'incomunicabilità: 'L' avventura', 'La notte', 'L' eclisse'.
Ricorda Mario Monicelli: ''frequentando Antonioni, siccome nel doppiaggio di un suo film aveva conosciuto la Vitti e se n'era invaghito, ho conosciuto anche lei''. La scelse come protagonista di 'La ragazza con la pistola': ''vedevo che lei, nonostante facesse dei film con Antonioni interpretando personaggi da film muto, nella vita invece era vivace, divertente, piena d' umorismo. Era allegra e l' osservavo. E mi sono detto: come mai? Questa e' un' attrice di talento, una bella ragazza. Perche' non puo' fare un personaggio umoristico, comico?''.
Con Monicelli la Vitti dimostra inequivocabilmente di avere grandi doti comiche ed Ettore Scola non tarda ad accorgersene. Le fa interpretare 'Dramma della gelosia': ''dovendo trovare una fioraia romana, spiritosa, ignorante, con una cultura rabberciata sui fotoromanzi e sui melodrammoni dell' epoca, mi parve che Monica fosse l' ideale'', racconta alla Borsatti. ''E poi non mi serviva una semplice comica, stavo pensando anche a Bice Valori, ma avevo bisogno anche di una presenza fisica importante, di una bella donna, sensuale, perché lei doveva interpretare una donna contesa tra ben due uomini''. Rincara la dose Dino Risi: ''l' attrice capace di far ridere in genere era bruttina. Lei era bella, bella ma capace di far ridere''. E spiega che se non ci fosse stata Monica non avrebbe mai fatto il film a episodi 'Noi donne siamo fatte cosi'': ''anche Silvana Mangano - aggiunge - era bella e divertente, ma non era comica. Le altre erano la Valeri, Bice Valori, la Mondaini''.
Presto la Vitti si afferma come l' unica vera protagonista femminile della commedia all' italiana: era ''l' unica attrice entrata nel giro dei quattro colonnelli (Sordi, Gassman, Tognazzi, Manfredi). Lei era la quinta'' dice Franco Giraldi che l' ha diretta in 'La supertestimone' e 'Gli ordini sono ordini'.
Intanto la Vitti si lega sentimentalmente a Carlo Di Palma, l' uomo che l 'ha ''splendidamente fotografata'', come lei ebbe a dire, in tanti film, a partire da un episodio diretto da Alessandro Blasetti del film a piu' mani 'Le quattro verita'' per arrivare poi a 'Deserto rosso' di Antonioni, 'La cintura di castità' di Pasquale Festa Campanile, 'Ti ho sposato per allegria' di Luciano Salce e tanti altri. Lo stesso Di Palma, diventato regista, la dirige poi in 'Teresa la ladra', 'Qui comincia l'avventura' e 'Mimi' Bluette...fiore del mio giardino'.
L' ultima svolta sentimentale e, come sempre, lavorativa, avviene con il fotografo Roberto Russo. Anche lui, come Di Palma, diventa regista e anche lui fa il suo primo film per lei, o forse grazie a lei: 'Flirt'. Russo la dirige poi in un altro film, 'Francesca e' mia', ma non solo: realizza per Raidue 'Qualcosa di Monica', un programma in quattro puntate tutto incentrato sulla Vitti, e poi un altro per Raiuno intitolato 'Passione mia. Un omaggio al cinema'. Con Russo, l' uomo che oggi ha affettuosamente alzato un muro tra lei e il mondo esterno, si sposa in gran segreto, dopo 27 anni di convivenza, il 28 settembre del 2000. Undici anni prima era uscito 'Scandalo segreto', il suo ultimo film, l' unico in cui Monica si è diretta da sola.
>>> I suoi volti (guarda il video)
>>> L'esordio (guarda il video)
Il 3 novembre nella storia
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