Dieci punti per fare ordine e chiarezza sulla metodologia della candidatura olimpica.
La Giunta del Coni ha dato il via libera alla stretta già annunciata per evitare che, per la corsa ai Giochi del 2020, "si sfornino candidature come pizze", come aveva detto il presidente Petrucci. E lo ha ribadito al termine della riunione, presentando il decalogo che detta "le condizioni in base alle quali una città può definirsi candidata".
Petrucci ha poi aggiunto: "Le candidature ufficiali, quelle fatte per bene coi sindaci Alemanno e Cacciari, sono Roma e Venezia. Delle altre due (Bari e Palermo) prendiamo atto dai giornali".