FAME - SARANNO FAMOSI

di Juana San Emeterio

FAME – SARANNO FAMOSI

Di Kevin Tancharoen, Usa 2009 (Lucky Red)
Asher Book, Kristy Flores, Paul Iacono, Paul McGill, Naturi Naughton, Kay Panabaker, Collins Pennie, Anna Maria Perez De Tagle, Walter Perez, Debbie Allen, Charles S. Dutton, Kelsey Grammer, Bebe Neuwirth, Megan Mullaly.

“Voi fate sogni ambiziosi: successo, fama…ma queste cose costano. Ed è esattamente qui che si comincia a pagare. Con il sudore”.Gli adolescenti di ieri ricorderanno certamente questa celebre frase pronunciata dalla preside della prestigiosa School of Performing Arts di New York in Fame, il famoso film, vincitore di due Oscar nel 1980, diretto da Alan Parker. L’avvertimento veniva fatto ai tanti giovani che arrivavano nel liceo per diventare ballerini, cantanti, musicisti, attori e artisti.

Sono passati trent’anni, l’idea del “sudore” è cambiata e tanta televisione fa pensare che basta apparire per essere famosi. Forse per questo l’idea di un remake che ci riporta alla fatica dello studio per riuscire a dar vita ai propri sogni diventa di attualità.La scuola è sempre la stessa, ci sono le audizioni per essere ammessi, i quattro anni di corso ed il saggio finale. I protagonisti, pieni di voglia di riuscire e di avere successo portano avanti il lavoro e lo studio anche contro le decisioni dei propri genitori. Iniziano pieni di spensieratezza ma durante i corsi devono affrontare delle delusioni e l’impatto con la realtà. Gli insegnanti sono creativi e disponibili ma duri: non possono dare illusioni a chi si dovrà confrontare con la dura legge dello spettacolo, soprattutto in America, dove è forte il mito della bravura.

Del primo “Fame”, resta l’idea, l’impronta dei personaggi (gli attuali però sono meno bravi), le canzoni e l’ispirazione di alcune coreografie, cambiano i caratteri dei giovani, più multietnici e internauti. In questa nuova edizione, diretta da un regista anche coreografo, il film prende l’accento più marcato del musical. La narrazione diventa più debole ed anche i ritratti sono meno complessi. Scenografie, balletti e fotografia sono senza dubbio belli e trascinanti e probabilmente piaceranno agli adolescenti di adesso.