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8 ottobre

Muore Vittorio Alfieri, nasce Antonio Cabrini, Che Guevara e i suoi uomini sono catturati in Bolivia, nasce Matt Damon

Al buio di quella mattina di nebbia dell'8 ottobre 2001  all'aeroporto milanese di Linate ci fu lo scontro a terra tra un MD87 e un piccolo Cessna. Nell'incidente morirono 118 persone: è stata la più grave sciagura dell'aviazione civile in Italia.

In un grande rogo sulla pista 36R, morirono i 104 passeggeri e i sei membri dell'equipaggio del grosso jet, i due piloti e i due passeggeri del piccolo reattore e quattro dipendenti della Sea, che si trovavano in un capannone di smistamento bagagli contro il quale si schiantò l'aereo della Sas. Sei anni l'età della più giovane delle vittime, Michele Rota di Bergamo, morto insieme ai genitori, 62 il più anziano, Luigi Ghiglino, imprenditore di Gallarate (Varese).

A meno di un mese dall'attacco terroristico alle Torri gemelle, per i primi frenetici minuti non si poté fare a meno di ipotizzare un attentato legato al terrorismo islamico. Poi, già dai primi accertamenti, si capì che il Cessna aveva incredibilmente attraversato la pista tagliando la strada all'MD87 in decollo per Copenaghen. Il grosso jet, lanciato a 350 km/h e con il muso già sollevato, aveva urtato con il carrello quello più piccolo, disintegrandolo. Poi si era schiantato contro un capannone, nel quale una quindicina di persone stavano lavorando.

Il Cessna, con ai comandi due piloti tedeschi che non avevano l'abilitazione per pilotare in quelle condizioni di visibilità e che non conoscevano l'aeroporto, si era mosso dal settore dei voli privati 'Ata', per un volo dimostrativo fino a Parigi. A bordo c'erano anche Stefano Romanello, rappresentante in Europa della casa costruttrice di velivoli americani, e il presidente della industria alimentare Star, Luca Giovanni Fossati, interessato all'acquisto del bireattore.

Il piccolo velivolo, invece di fare un lungo giro esterno, aveva percorso per errore contromano la bretella di raccordo 'Romeo 6', che interseca la pista principale di decollo e che serve per l'uscita degli aerei privati. In quel momento l'aeroporto operava in categoria 3B, cioè con una visibilità per nebbia non superiore a 75 metri e, in quelle condizioni, la torre non poteva vedere i velivoli.

Subito divampò la polemica sul mancato funzionamento del 'radar di terra', uno strumento inattivo per lavori da quasi due anni nell’aeroporto milanese, e che pure avrebbe potuto fare chiarezza sulla posizione reale dell'aereo tedesco.

Il 17 novembre 2001 fu costituito a Milano il Comitato 8 ottobre per non dimenticare, associazione (e successivamente anche fondazione) che unisce tutti i familiari delle persone che quel giorno persero la vita.

Per opera del Comitato (e di molti comuni che hanno avuto vittime tra i loro cittadini) il 18 dicembre 2006 al Piccolo Teatro di Milano ha debuttato lo spettacolo “Linate 8 ottobre 2001: la strage”. Grazie anche all'opera del comitato, sempre più numerosi sono comuni italiani che intitolano alla memoria delle vittime una piazza o un viale.

Il 20 novembre 2002 ha luogo la prima udienza preliminare del processo penale per l'attribuzione delle responsabilità nell'ambito dell'incidente, un iter processuale che si concluderà quasi sei anni dopo, il 20 febbraio 2008, con la sentenza della Corte di Cassazione che conferma le cinque condanne e le due assoluzioni prevista dalla Corte d’Appello.


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L'8 ottobre nella storia

1803: Muore Vittorio Alfieri 1957: Nasce Antonio Cabrini 1967: Che Guevara e i suoi uomini sono catturati in Bolivia 1970: Nasce Matt Damon

 

 

 

Pagina realizzata in collaborazione con Rai Teche.