Ha incarnato l’americano medio, con la sua faccia stropicciata ha interpretato il burbero brontolone, il cinico, l’agente segreto e tanti altri ruoli che lo hanno reso un volto storico della commedia hollywoodiana.
Walter Matthau nacque il 1 ottobre 1920 a New York da una coppia di emigranti russi, i coniugi ebrei Matuschanskayasky. Il piccolo Walter crebbe nel “Lowe east side”, un quartiere ghetto della Grande Mela e la prima volta che mise piede in un teatro fu per vendere bibite e gelati. Recitare non fu subito il suo mestiere, per sbracare il lunario Matthau fece un po’ di tutto, dal muratore al pulisci vetri per i palazzi newyorkesi.
Arrivò a Broadway dopo aver frequentato una scuola di teatro e nel dopoguerra ottenne parti in teatro, al cinema e in televisione, ma sempre come comprimario e caratterista. A notare il suo carisma e la sua mimica composta ma espressiva fu il commediografo e sceneggiatore Neil Simon, che lo volle nel film “La stana coppia”, nel 1965. Accanto a lui recitava Jack Lemmon, con il quale avrebbe diviso la scena in tante pellicole formando una coppia comica irresistibile: uno burbero dal cuore tenero e l’altro innocente seccatore. In quella prima commedia che li vide insieme davanti alla macchina da presa, la vita del trasandato Oscar (Matthau) veniva sconvolta dall’arrivo dell’amico Felix (Lemmon), maniaco dell’ordine e della pulizia. La convivenza tra i due, costellata di gag e equivoci, conquistò il pubblico.
L'anno dopo il regista Billy Walder lo scritturò per il film “Non per soldi… Ma per denaro”. Il film ottenne successo e giunse il più ambito riconoscimento per un attore: l’Oscar. Sotto la guida sapiente di Wilder e sempre spalleggiato da Lemmon ottenne una serie di successi: “E’ ricca, la sposo, la ammazzo”(1970), “Prima pagina” (1974), per il quale fu premiato con il David di Donatello, e “Buddy Buddy”(1981).
La comicità brillante ed educata lo aveva già fatto conoscere in tutto il mondo, ma in Italia il grande pubblico lo scoprì nel 1988 con “Il piccolo diavolo”: Matthau era un prete alle prese con le stravaganze e i dispetti di un diavoletto interpretato da un giovane Roberto Benigni. Oltre alla commedia nel suo curriculum si contano anche i thriller come “Sciarada” (1963) con Cary Grant e Audrey Hepburn, “Il colpo della metropolitana - Un ostaggio al minuto” (1974), musical come “Hello Dolly!” (1969) e film impegnati come “JFK un caso ancora aperto”(1991), diretto da Oliver Stone. A dirigerlo ci furono stelle della regia internazionale da Elia Kazan a Sidney Lumet a Burt Lancaster, anche se forse il regista più amato dall’attore newyorkese fu Charlie Matthau, suo figlio.
Gli anni Novanta lo videro di nuovo in coppia con l’amico Lemmon in “Due irresistibili brontoloni” (1993), “Due improbabili seduttori” (1995) e il sequel “La strana coppia II” (1998). Quando Matthau morì il primo luglio del 2000 stroncato da un infarto, Billy Wilder dichiarò: “Era bravo in tutto. Alle volte ero io che rovinavo la sua interpretazione, da regista”
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Il 1° ottobre nella storia
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1924: Nasce Jimmy Carter | 1935: Nasce July Andrews | 1950: Nasce il regista Marco Tullio Giordana | 1954: Nasce Milly Carlucci |
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