"Incarna l'idea che ogni uomo ha della ragazza che vorrebbe incontrare a Parigi", dicevano di lei negli Anni Cinquanta, quand’era nel pieno dei vent’anni e la sua freschezza poco vestita faceva sognare e mieteva scandalo. Angelica e peccaminosa.
Dopo il ritiro dalle scene, a quaranta, ha continuato a provocare e a vivere seguendo la propria indole ribelle: sposando la causa degli animali, dopo essersi separata da tre mariti. Diventando fervente sostenitrice del partito nazionalista di Jean-Marie Le Pen. Pubblicando un libro, “Un grido nel silenzio”, che gli ha fruttato una condanna per incitamento all’odio razziale e accuse feroci dalle associazioni per i diritti civili. Lei che con i suoi topless e i suoi bikini ha fatto esultare milioni di uomini e di anime progressiste: precorritrice, e poi icona.della rivoluzione sessuale esplosa negli Anni Sessanta.
Lo spirito controcorrente di Brigitte Bardot, oggetto per anni di venerazione maschile col nome di B.B., vedeva la luce settantacinque anni fa, il 28 settembre del 1934. Figlia di un industriale francese. Nel 1952 debuttava già sul grande schermo, nel film “Le Trou Normand”. Nello stesso anno, diciottenne, sposò il regista Roger Vadim. Dopo una serie di piccole parti in film francesi e americani, fu proprio lui a scritturarla in “Piace a troppi” (“Et Dieu... créa la femme”), storia di una disinvolta teenager in una piccola e rispettabile cittadina: un grande successo internazionale, che fece di B.B. attrice di celebrità mondiale.
Sbarcò ad Hollywood col suo musetto imbronciato e la sua ingestibilità. Parlava poco l’inglese, con un forte e delizioso accento francese. Tornò in Europa e sbocciò come un simbolo della liberazione sessuale. Nel 1961 è a Spoleto, la città del “Festival dei Due Mondi” che in quegli anni assisteva ogni anno a trionfi d’irresistibile bizzarria, per girare insieme a Marcello Mastroianni “La vita privata”. In città ricordano ancora il capriccio preferito dalla star: gelato con crema, fragole calde e pepe verde.
Un’eccentricità, la sua, pagata al prezzo di allora. “Vita privata”contiene per esempio più di un elemento autobiografico e la scena in cui, rincasando, il personaggio interpretato dalla Bardot incontra una signora di mezz'età che la insulta, è basato su un episodio realmente accaduto. Nel 1957 si era separata da Vadim, le nuove nozze con l'attore Jacques Charrier la resero madre per l’unica volta: con il filgio Nicolas-Jacques ha vissuto un rapporto non facile.
Proprio negli anni Sessanta, per paradosso, il suo stile di vita apparve più normale e la pressione su di lei si attenuò. Comparve in film patinati come Viva Maria (1969), mosse qualche passo nella musica pop. Al pari di Marilyn Monroe e Jackie Kennedy, entrò nella galleria dei miti pop dipinti da Andy Warhol.
Dopo la separazione da Charrier, si risposò una prima volta con il ricchissimo playboy tedesco Gunther Sachs. Appena prima del suo quarantesimo compleanno poi, nel 1974, annunciò il suo ritiro dalle scene. Nel 1986 ha creato la "Fondazione Brigitte Bardot per il Benessere e la Protezione degli Animali" finanziandola con 3 milioni di franchi, raccolti vendendo all'asta numerosi oggetti personali, gioielli compresi.
Nel 1992 il quarto matrimonio, con un esponente politico della destra francese, Bernard d'Ormale. Le sue prese di posizione su omosessuali, donne in politica e islamici suscitano in patria un autentico putiferio. Colei che è stato “l'impossibile sogno dell'uomo sposato" vive oggi in una specie di orgoglioso isolamento, circondata da “animali, alberi, fiori, animali”. Proprio la causa animalista è diventata a fine carriera una missione quasi totalizzante. Anche così la divina B.B. si è salvata dalla nostalgia del suo mito.
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Il 28 settembre nella storia
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1891: Nasce lo scrittore statunitense Herman Melville | 1924: Nasce l'attore Marcello Mastroianni | 1972: Nasce l'attrice inglese Gwyneth Paltrow | 1978: Muore papa Giovanni Paolo I |
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