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Frau Merkel alla prova del fuoco

Le elezioni politiche in Germania Merkel296

Tutte le analisi convergono: dopo il voto, Angela Merkel guiderà ancora la Germania. Resta da vedere alla testa di quale coalizione.

Le elezioni politiche di domenica sono un vero banco di prova per la cancelliera democristiana, che ha saputo imporsi come leader nei 4 anni di coabitazione forzata con i socialdemocratici.

Merkel punta a smarcarsi dai tradizionali rivali e riportare il Paese verso una più classica coalizione di centrodestra, alternativa agli attuali partner di governo. I sondaggi sono dalla sua parte, ma i numeri potrebbero non bastarle.

I possibili scenari del dopo-voto
Angela Merkel punta con decisione a un'alleanza "giallo-nera" tra la sua Cdu-Csu e la Fdp di Guido Westerwelle. Lo stesso leader liberale ha ribadito: "O con la Cdu-Csu o con nessuno".

Nel caso in cui i due partiti non ottenessero la maggioranza assoluta dei seggi, potrebbero profilarsi due alternative: la coalizione "Giamaica" (giallo-nera-verde) allargata ai Verdi, o la riedizione della Grosse Koalition, forte nei numeri ma debole al momento di compiere scelte politiche.

Esclusa l'ipotesi di un governo di centro-sinistra, data l'indisponibilità della Spd a collaborare con la Linke.

Cinque i partiti al Bundestag
Il voto di domenica disegnerà il nuovo Bundestag, la Camera dei deputati tedesca, che rimarrà in carica 4 anni.

Il Bundestag conta 598 deputati: 299 scelti in collegi uninominali, 299 su base proporzionale. Gli elettori, votando con due schede, possono dunque esprimere preferenze disomogenee. I meccanismi di correzione possono portare a un aumento dei numero dei seggi (oggi infatti sono 614).

Non si vota invece per il Bundesrat, il Senato federale, i cui 69 membri sono nominati dai Laender (gli Stati federali) e che ha un ruolo marginale nella formazione delle leggi dello Stato.

La legge elettorale prevede uno sbarramento al 5%, che ha portato in Parlamento soltanto 5 partiti.

I democristiani di Cdu-Csu sono la tradizionale forza conservatrice moderata, cui storicamente hanno fatto da contraltare i socialdemocratici della Spd.

Terza forza è la Fdp, portabandiera di politiche ultraliberali. La Linke (alleanza di sinistra) propugna un parziale ritorno allo statalismo. I Verdi si collocano a sinistra, ma potrebbero appoggiare un governo di altro colore, purché segnato da una forte impronta pacifista e ambientalista.

Oltre alle 5 già presenti in Parlamento concorrono al voto un'altra ventina di formazioni con scarse o nulle possibilità di far eleggere un loro esponente.

La più in vista è il partito "Pirata", entrato a giugno nel Bundestag con un fuoriuscito della Spd. Tutela della privacy e diritti civili sono la sua bandiera. Nell'estrema destra, ancora oggi frammentata, spiccano il Partito Nazionale Democratico (1,6% nel 2005) e i Republikaner (0,6% quattro anni fa).

Se un candidato di una formazione minore dovesse arrivare primo nel suo collegio, risulterebbe eletto anche se il suo partito non supera la soglia del 5%.