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A Roma, il G8 sulla violenza alle donne

Napolitano: ancora fatti raccapriccianti. Omofobia lontana dalla Costituzione. Il ministro Carfagna: in Italia casi in aumento. 140 milioni le vittime nel mondo m

"La lotta contro ogni sopruso ai danni delle donne, contro la xenofobia, contro l'omofobia fa tutt'uno con la causa del rifiuto dell'intolleranza e della violenza", alimentata dall'ignoranza e dalla perdita "di valori ideali e morali" e da un allontanamento dalla Costituzione.

Lo ha detto il presidente della Repubblica, Napolitano, all'apertura della Conferenza internazionale sulla violenza alle donne, oggi alla Farnesina,alla presenza dei delegati dei Paesi del G8. "In Paesi evoluti e ricchi come il nostro -ha proseguito Napolitano- continuano a verificarsi fatti raccapriccianti".

Il ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna, presentando la Conferenza Internazionale, ha detto che la la violenza contro le donne "è un problema in Italia" e la maggior parte degli abusi avverrebbe fra le mura domestiche.

Al numero verde 1522 del ministero, da oggi collegato con polizia e carabinieri, si è registrato- ha aggiunto- un aumento delle richieste di aiuto del 165%. E molti sono i casi che non vengono segnalati. "Il fenomeno è aggravato dalla crisi economica. La violenza prolifera nella povertà", ha concluso la Carfagna.

Nel mondo, le donne vittime di abusi, fisici, psicologici e sessuali, sono 140 milioni e 50mila ogni anno vengono uccise da parenti stretti. Sono questi i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sui quali il ministro si è soffermato. Secondo l'Oms, ha ricordato, almeno una donna su 5 ha subito violenze fisiche e sessuali nella sua vita.

"I numeri- ha detto ancora Carfagna- confermano urgenza e necessità dell' azione". "L'affermazione dei diritti delle donne e l'eliminazione della violenza -ha concluso- sono priorità del governo italiano, anche a livello internazionale".