“The private live of Pippa Lee” uscirà il 4 settembre nelle sale italiane. Keanu Reeves vi interpreta il ruolo dell’amante di una donna che, a quasi cinquant’anni e dopo l’abbandono da parte del marito più anziano, riscopre una parte di sé e cerca di rileggere il proprio passato. E’ solo l’ultima fatica, di un attore nato nel 1964, sbocciato tra fine anni Ottanta e Novanta. Consacrato, alle soglie del 2000, dalla magnifica interpretazione in una trilogia che ha accompagnato l’intero pianeta nelle inquietudini del nuovo millennio: The Matrix.
Il suo nome di battesimo, Keanu, è la forma abbreviata dell’hawaiiano Keaweaheulu. Traduzione letterale: “vento leggero che sale dal mare verso i monti”. E’ nato da madre britannica, una ex ballerina di night club, poi diventata costumista di successo, e da un padre hawaiiano di origine nippo-cino-anglo-portoghese. Lui invece è ha visto la luce a Beirut, in Libano. Un impasto esotico di geni, che rispecchia in pieno le tante sfaccettature di un attore capace di ricoprire i ruoli più diversi. Dai film d’azione ai ruoli romantici, dal confronto con il soprannaturale alla fantascienza. Quella che gli ha dato il successo planetario.
Il nome di Keanu Reeves, dal 1999, è associato a quello di Neo, l’eroe della trilogia fantascientifica “The Matrix”, ciclo caratterizzato dalla riflessione sul rapporto uomo - macchina e sulle innovative tecniche di ripresa. Le sue acrobazie in slow motion sono rimaste impresse negli occhi di milioni di spettatori, ma non era la prima volta che Reeves si confrontava con un personaggio alle prese con i rischi della tecnologia. Nel ‘95 ha interpretato “Reazione a catena” e “Johnny Mnemonic”.
La fama internazionale, invece, era arrivata all’inizio degli Anni Novanta con “Point Break”, film su una banda di surfisti rapinatori. Ma anche con la pellicola indipendente “Belli e Dannati”. Il suo fascino ha conquistato milioni di fan, anche grazie a interpretazioni più classicamente romantiche: “Il profumo del mosto selvatico”, “Sweet november”, fino al più recente “La casa sul lago del tempo”, del 2006 dove ha lavorato al fianco di Sandra Bullock, sua partner in numerosi film.
Nel curriculum, però, anche ruoli meno sognanti o sentimentali, alla scoperta del lato oscuro di ognuno di noi. Ne “L’Avvocato del diavolo” Reeves è un giovane legale che si ritrova a stretto contatto con il demoniaco Al Pacino, mentre in “Constantine” veste i panni di un investigatore a cavallo tra mondo terreno e aldilà. Che spara all’impazzata con un mitra a forma di croce. Senza dimenticare poi i film diretti da registi prestigiosi: a inizio carriera, fu il giovanissimo protagonista del “Piccolo Buddha” di Bernardo Bertolucci, mentre Kenneth Branagh lo ha voluto nella parte dell’antagonista in “Molto rumore per nulla”, il suo adattamento della commedia scespiriana.
Una vita, quella dell’attore di cittadinanza canadese, benedetta dal successo pubblico e funestata da tante tragedie private. La prima fu la morte di River Phoenix, amico e collega morto per overdose nel 1993. E’ del 1999, invece, il dramma per la figlioletta nata morta. Un dolore feroce, che mise in crisi la relazione con la fidanzata Jennifer Syme: a sua volta scomparsa in un incidente stradale al ritorno da un concerto di Marylin Manson. La sorella Kim, alla quale Keanu è profondamente legato, è invece affetta da una grave forma di leucemia.
>>> Guarda la fotogallery
Il 2 settembre nella storia
![]() | ![]() | ![]() | ![]() |
---|---|---|---|
1938: Nasce l'attore Giuliano Gemma | 1944: Anna Frank e la sua famiglia sul treno per Auschwitz | 1980: A Beirut scompaiono i giornalisti Italo Toni e Graziella De Palo | 1998: Corte Onu applica per la 1a volta la legge sul bando del genocidio |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
Pagina realizzata in collaborazione con Rai Teche.