Finalmente una novità

Una struttura molto innovativa per la Lotus Evora j

di Luigi del Giudice

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E’ difficile oggi trovare automobili che abbiano una struttura del tutto nuova. In genere, i nuovi modelli sono per lo più vetture cui vengono apportati ritocchi, magari anche di rilievo, ma che non offrono quello che viene da una vettura nuova, e, cioè, un design inesistente e innovativo con un telaio realizzato appositamente. Questa, infatti, è tra le vere novità esposte a Francoforte.

Tra i costruttori che conservano questa tradizione di innovazione vera, troviamo la britannica Lotus, che si affaccia sul mercato con una sportiva a due posti, o due+due, anche se in realtà i posti sono sempre e solo due: è la Evora. La Lotus non è una Casa che cambia e modifica con frequenza i suoi modelli. Infatti, dall’ultima Lotus, la Elite per la precisione, sono passati 14 anni. E, questa, è la miglior conferma del modo in cui Lotus concepisce l’automobile. Un mezzo che non duri solo un giorno, ma nel tempo.

Un telaio incollato come negli aerei
L’Evora si fa notare e si distingue per la linea originale e l’ottimo comportamento stradale, dovuto al telaio, interamente nuovo e progettato ad hoc. E’ modulare in alluminio, incollato con gli stessi sistemi utilizzati nell’aeronautica. Tutto questo per renderlo molto rigido e più leggero.

L’abbiamo provata per brevi tratti autostradali e nel traffico intenso dell’abitato. Appare molto sicura e, con un avantreno che risponde bene a ogni comando, dà la sensazione del controllo totale della vettura. La tenuta di strada è veramente buona, senza alcun sottosterzo, e consente di affrontare le curve come meglio si desidera. Tanto da capire senza dubbio come sia bilanciata quasi in modo perfetto. Nel complesso, si rivela molto maneggevole e, anche se scomoda nell’entrare e nell’uscire, si propone anche come auto da tutti i giorni. Lunga 4,34 metri, ospita due persone in un ambiente decisamente confortevole, ben arredato; persino, con qualche tocco di raffinatezza. Non manca qualcosa di firmato, come i sedili Recaro. Bella la strumentazione di stile futurista con i comandi, intuitivi, tutti a portata di mano e non multifunzione, cosa non sempre gradita.

Il motore
L’Evora monta un propulsore Toyota di 3.500 centimetri cubi, rivisitato e sviluppato per la vettura, che la spinge da 0 a 100 orari in 5 secondi. Per alcuni aspetti, è anche un’auto italiana per la forte presenza di componenti quali la centralina del motore, i bracci delle sospensioni e gli pneumatici. Se si considera la cilindrata non indifferente, la potenza non è eccessiva, solo 285 cavalli, che la portano a una velocità massima di 260 chilometri orari. Ma lo scopo della Lotus non è avere una vettura super veloce –come ci spiega uno dei tecnici, Joris Rosmolen: “Per noi non è importante la potenza quanto il controllo dell’auto nella guida”. Fattore, quest’ultimo, che non si pone in discussione. Ma la sua sicurezza non deriva soltanto da una potenza inespressa al massimo, perché Evora ha una serie di dispositivi di sicurezza, disinseribili quando si desidera una guida più sportiva. Quanto alla tecnologia, offre livelli raggiunti da pochi. C’è da segnalare l’aiuto alla frenata di emergenza, un sistema che consente all’auto di frenare da 100 orari a zero in due secondi e mezzo. Da segnalare anche il sistema che riconosce il sottosterzo e toglie da sola, automaticamente, la potenza al motore. Sono un insieme di piccole meraviglie che contribuiscono alla sicurezza. Sono tutte realizzate con materiali selezionati e riescono a offrire anche un’eleganza non indifferente. “E’ costruita con diversi accorgimenti pensando al futuro –ci spiega ancora Rosmolen- al fine di evitare che le piccole novità future si presentino come nuovi modelli nel corso degli anni”.
Come tutte le Lotus, Evora è divertente, ma al contrario delle consorelle va incontro alle necessità di oggi, e si presenta come qualcosa di diverso per ampliare il tipo di clientela e conquistare qualche nuovo mercato. E’ una Lotus più matura, insomma, che delinea un nuovo corso della Casa britannica e che sembra adattarsi anche ai meno giovani.
E’ una Lotus più matura in tutto: nella linea, nel confort, nella tecnologia, nella potenza e nella sicurezza, ma anche nel rispetto ambientale. Cosa, oggi, considerata da molti. Il prezzo? Appena 60 mila euro.