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22 agosto

Un italiano ruba la Monna Lisa, la prima giocatrice di colore del tennis internazionale, la Rhodesia è espulsa dal Comitato Olimpico per le sue politiche razziste, il koala australiano è la prima moneta di platino al mondo

Un mito della bellezza e dello charme celebrato dal cinema italiano, da Hollywood, dalle cronache mondane e del costume. Per quasi un quarantennio, ma soprattutto negli anni '60, Sylva Koscina è stata una delle protagoniste dello spettacolo internazionale, legando il suo nome a film d'autore e di cassetta italiani e stranieri, ma anche a scelte e atteggiamenti disinibiti che destarono scandalo e fecero sognare una generazione di uomini, a cominciare dal matrimonio segreto con l'industriale Raimondo Castelli, che alla fine degli anni '60 valse all'attrice un procedimento penale per concubinaggio e all'uomo una denuncia per bigamia, per finire alle foto osé apparse in quegli stessi anni su ''PlayBoy''.

Nata a Zagabria nel 1934, giunse in Italia a 12 anni, nell'immediato dopoguerra, quando la famiglia si trasferì ad Ancona. Fu a Napoli che mosse i primi passi nel mondo dello spettacolo. Fu scelta come ''bellezza di tappa'' col compito di premiare il vincitore della Tappa del Giro ciclistico d'Italia. Le foto del bacio tra la bionda studentessa e Rik Van Stenbergen, asso del ciclismo dell'epoca, finirono su tutti i giornali e nei cinegiornali, e lei decise di tentare la strada del cinema. Divenne diva del cinema grazie a Germi, Lattuada, Fellini e Risi, stellina hollywoodiana per la partecipazione a film d'avventura accanto a Paul Newman e Kirk Douglas.

Accorta amministratrice della sua immagine, nonché del suo aspetto fisico, non si arrese al passare degli anni, e rimase comunque sulla cresta dell'onda. Fu tra le prime grandi ''testimonial'' della pubblicità nel nostro Paese, legando il suo sorriso a un famosissimo spot di una nota birra. Diventò una delle ospiti più richieste delle trasmissioni televisive, partecipò a salotti tv, rilasciò interviste ai giornali. Il tema dei suoi interventi, delle sue opinioni, fu invaribilmente uno, la bellezza, della quale è stata fascinosa e instancabile ambasciatrice attraverso un quarantennio. Un'altra campagna pubblicitaria per una marca di pellicce la riportò alla ribalta, scatenando le proteste di associazioni ambientaliste e di altre dive dello spettacolo. Accadde qualche mese prima della morte, avvenuta nel dicembre del 1994.

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Il 22  agosto nella storia

1911: Un italiano ruba la Monna Lisa dal Louvre 1950: Althea Gibson è la prima giocatrice di colore del tennis internazionale 1972: La Rhodesia è espulsa dal Comitato Olimpico per le sue politiche razziste 1988: Il koala australiano è la prima moneta di platino al mondo

 

 

 

Pagina realizzata in collaborazione con Rai Teche.