Concluso lo scrutinio delle votazioni in Afghanistan: lo ha comunicato la commissione elettorale. Il presidente uscente, Karzai, avrebbe la maggioranza assoluta al primo turno, sostiene il cooordinatore della sua campagna, Mohammad. "Abbiamo la maggioranza. Non andremo al secondo turno". Abdullah, candidato rivale di Karzai, denuncia brogli, soprattutto nella provincia di Ghazni, dove agli osservatori sarebbe stato impedito di seguire il voto e l'80% delle schede sarebbe stato assegnato a Karzai. Anche Abdullah sostiene di avere vinto le elezioni, con il 61% dei voti.
Secondo i dati della Commissione elettorale, la partecipazione al voto alle presidenziali afghane è stata fra il 40 il 50% degli aventi diritto. I dati definitivi delle elezioni saranno ufficializzati la settimana prossima. Tasso di partecipazione differente nelle varie aree del Paese. Oltre che per le presidenziali, si è votato per rinnovare 420 seggi dei 34 Consigli provinciali. Nel 2004 l'affluenza fu del 70%.
28 le vittime degli attacchi dei talebani
Come annunciato dai talebani durante la campagna elettorale, non sono mancate violenze e minacce a chi voleva andare a votare e in molti hanno rinunciato: affluenza al 40-50%. Nel Nord dell'Afghanistan, a Baghlan, i talebani hanno preso d'assalto i seggi, impedendo ai civili di recarsi alle urne. La polizia parla di 22 vittime, 6 in altre regioni. Una quindicina i razzi sparati a Kandahar: ferite sei persone. In una sparatoria a est di Kabul, sono rimasti uccisi due ribelli che, secondo la polizia, si apprestavano ad attaccare un seggio. Una ventina di attacchi, ma nessun ferito nella zona italiana.
Frattini: "Un voto credibile"
"Credo che non saranno elezioni perfette ma saranno elezioni credibili": lo ha detto al Gr1 il ministro degli Esteri, Frattini. Il titolare della Farnesina parla di "risultato incoraggiante, un segnale della volontà di andare verso la democrazia". E aggiunge: "E' un motivo di orgoglio italiano" lo svolgimento pacifico delle elezioni nella zona di Herat, controllata dagli italiani, "ed è anche la dimostrazione del perché i nostri soldati debbano rimanere per completare l'eccellente lavoro che hanno iniziato".