di Luigi del Giudice
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E’ la passione del mare il tema centrale del 49° Salone nautico internazionale di Genova. Oltre al business, naturalmente. Perché la nautica, nonostante la crisi, resta un settore importante e, comunque, tra quelli fondamentali dell’economia italiana.
Di successo in successo, le varie edizioni del Nautico hanno saputo far registrare incrementi nelle presenze come negli affari. Ogni anno, aumentano le barche e gli espositori. Il presidente della Fiera, Paolo Lombardi ci spiega che “dal 2002 a oggi l’incremento è stato del 38%”. E questo tra i motivi per cui il Nautico di Genova diviene sempre più il riferimento mondiale della nautica. “Un successo che viene da lontano –aggiunge Lombardi- con una precisa accelerazione nell’ultimo quinquennio per effetto di precise scelte strategiche”.
Anche questa volta ci sono novità nella rassegna in programma nella prima decade di ottobre. E, così, il Nautico, dal 3 all’11 ottobre, quest’anno offre una veste ancora più bella che negli anni passati. Investimenti su Genova per adeguare le caratteristiche naturali e per migliorare le strutture marine: la nuova darsena a Sud, il nuovo padiglione sul mare, che questa volta si presenta rifinito nei dettagli, e la nuova darsena tecnica a ponente. Alla base di tutto questo un dialogo tra Fiera e costruttori di barche. Un dialogo non semplice, in particolare in questo 2009 difficile, ma che approda sempre più a risultati tangibili. Certo, l’evidente trasformazione della fiera viene favorita dai progetti a lungo termine e dalla lunga storia di successo della mostra. Cosa c’è al Nautico
Sono previsti 1.450 espositori. E questa è la prima conferma della leadership internazionale ormai consolidata. Le barche esposte sono 2.400, a testimonianza della ricchezza di vitalità del settore, pronto a cogliere i primi segnali di ripresa. L’internazionalità della rassegna viene confermata, poi, dalla presenza dei cantieri esteri, che sono oltre il 37% degli espositori. Il dato, forse, più rilevante viene dal contenuto innovativo della rassegna, che, quest’anno, si presenta al pubblico con un numero non indifferente di novità: soltanto nel settore delle imbarcazioni ci sono ben oltre 550 nuovi modelli.
Le prospettive della rassegna
Le prospettive sono sempre tante. Magari restano tali, ma ci sono. All’inaugurazione, invitati presidente del consiglio e ben dieci ministri, c’è la possibilità di un dialogo, aperto e a volte fattivo, per spingere il governo a risolvere al meglio i problemi legati alle tematiche centrali del comparto. Sempre per rendere migliore il settore, che resta tra i cardini dell’economia italiana. La crisi finanziaria dello scorso anno, infatti, ha influenzato i risultati del 2008, ma, a partire dallo scorso aprile nel settore si sono avuti i primi timidi segnali di ripresa, determinati non tanto dalle migliorate condizioni del mercato quanto da quel profondo legame che la gente ha con la nautica da diporto. Una nautica oggi intesa come amore e cultura sia per il mare, sia per la barca. Insomma, sta crollando il mito della barca come status symbol.
Convegni e iniziative
Molti i convegni per dibattere gli annosi problemi della nautica, che, per un verso, restano quelli di sempre. Almeno, fino a un intervento efficace della politica. I temi sono i soliti, magari con qualche piccola novità: la filiera della nautica, una nuova geografia del mare, turismo nautico, porti, entroterra, una politica nautica dell’Europa nel Mediterraneo, la nautica e l’ambiente. E diversi altri ancora.
Navigar m’è dolce
Al villaggio “Navigar m’è dolce”, nella piazza delle Feste del Porto Antico, tra le altre cose, una vasca per le prove di piccole derive offre la possibilità di avvicinarsi agli scafi. Oltre a diversi momenti didattici sul fascino del mare, la possibilità di navigare, le regole, la sicurezza, la formazione (dove e come si può imparare) e una guida all’acquisto della barca e ai servizi. Sempre all’interno della Fiera, convegni e incontri per conoscere la nautica e il mare. Appuntamenti con libri sul mare, presentazioni di regate e così via.