Un ddl giacente al Senato prevede, pur con un finanziamento minimo (20 mln di euro per anno in 3 anni): riabilitazione in strutture dedicate o in regime ambulatoriale fino all'assistenza domiciliare integrata; degenza in reparti specializzati e residenze sanitarie dedicate; attivazione di una rete integrata di servizi socio-sanitari; programmazione degli interventi con pieno coinvolgimento di famiglie e loro associazioni; aggiornamento del personale delle strutture specializzate per garantire una migliore erogazione dei servizi.
La proposta mira al "mantenimento della autosufficienza" e alla "qualità della vita" del malato e della sua famiglia.