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14 luglio

Crolla il campanile di San Marco, attento a Palmiro Togliatti, Chirac esce incolume da un attentato, concerto record dei Genesis a Roma

di Elisabetta Marinelli

14 luglio 1963. Milano, casa Pagot. Quel giorno c’era da inventarsi la pubblicità per un detersivo da bucato. Nino, insieme al fratello Toni, cercava qualcosa che attirasse l’interesse e l’attenzione di una donna. Era un pomeriggio afoso, l’aria ferma mossa solo da qualche tratto di matita su fogli bianchi, buttato là in attesa che arrivasse l’idea. A un certo punto, Nino si chiese se non fossero i bambini e gli animali le creature capaci di colpire subito la sensibilità femminile. Meglio ancora, pensare a un bambino indifeso e al suo prototipo, il pulcino. Disgraziato, triste e nero, si dissero, cosicché "il primo pensiero sarà quello di lavarlo".

A quel pulcino mancava solo il nome. E Nino Pagot, che 10 anni prima si era sposato nella chiesa milanese di San Calimero, dedicata al primo vescovo della città, decise che Calimero sarebbe stato il suo nome. Nacque così la pubblicità del Carosello con la massaia che recitava 'Tu non sei nero, sei solo sporco' per consolare il pulcino, deriso e sbeffeggiato poiché diverso dagli altri.

Al mitico esserino della tv italiana degli anni '60 diede la voce Ignazio Colnaghi, che contribuì a renderlo personaggio tra i più amati della pubblicità tanto da diventare proverbiale e ottenere la consacrazione da un intellettuale attento ai fenomeni di costume, Umberto Eco: ''Quando un personaggio genera un nome comune- ha detto- ha infranto la barriera dell'immortalità ed è entrato nel mito: si è un Calimero come si è un Don Giovanni, un Casanova, un Don Chisciotte, una Cenerentola, un Giuda''.

Quando lo creò, Toni Pagot aveva alle spalle un'esperienza alla Technicolor di Londra, dove era andato senza un soldo in tasca appena finita la guerra e dove aveva imparato i segreti del mestiere. Appassionato di cinema, al suo ritorno aveva fondato con il fratello Nino e un ex tecnico dell'Agfa, una società nella quale nacquero tanti altri personaggi. Tra questi, l'uccellino 'Beccofino', gatto Silvestro, importato dall'America, e Coccobill. Ma è con Calimero che i Pagot, nome d'arte dei fratelli Pagotto, sono entrati nella storia.

Calimero è stato presente ininterrottamente sugli schermi fino alla chiusura del Carosello nel '74. Il tenero animaletto, che un'olandesina poteva lavare con il prodotto giusto, aveva accanto a sé una mamma brontolona, la chioccia Cesira, il babbo Gallettoni, il maestro Gufo e il compare Papero Piero. Nel '72 diventò protagonista di una serie di telefilm di 5 minuti, nel 1989 debuttò a colori e nel 1996 è tornato in tv come cartone animato in una serie pomeridiana. Tra le sue frasi più celebri: ''E' un'ingiustizia però'' e ''Tutti se la prendono con me perché sono piccolo e nero''.

Nel '97 è tornato protagonista di una campagna pubblicitaria di un detersivo per il bucato a mano e oggi Calimero è anche un sito Internet per bambini.

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Il 14 luglio nella storia

1902: Crolla il campanile di San Marco. Ricostruito 10 anni dopo 1948: A Roma, l'attentato a Palmiro Togliatti 2002: Il presidente francese Chirac esce incolume da un'aggressione armata 2007: Concerto record dei Genesis a Roma: 500mila persone al Circo Massimo

 

 

 

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