Dal Mondo


Stampa

Obama: in Ghana perché l'Africa non è sola

Storica visita del leader Usa j

Il presidente americano, Barack Obama, ha scelto di recarsi in Ghana dopo il G8 per dimostrare che l'Africa "non è separata" dal contesto internazionale. Così si è espresso Obama, incontrando ad Accra il suo omologo del Ghana, John Atta Mills. Per Obama, la sua visita in Ghana, straordinario modello positivo per l'Africa, "incoraggia Accra a sostenere le conquiste democratiche". "Quello che accade qui -ha continuato- ha un impatto ovunque". Atta Mills ha replicato che la sua visita ha mandato "segnali positivi".

Il futuro dell'Africa appartiene agli africani
"Il futuro dell'Africa appartiene agli africani". Così Obama al Parlamento di Accra. "Dico questo- ha detto- conoscendo il tragico passato di questa parte del mondo. La storia della mia famiglia comprende sia le tragedie sia i più grandi successi della storia africana". "Occorre- ha poi sottolineato- mettere fine alla corruzione e alle pratiche antidemocratiche". Parlando di Aids e di malattie come malaria e tubercolosi, ha detto che gli Usa continueranno a dare il loro contributo ma "i singoli africani facciano scelte responsabili, promuovendo la salute pubblica nelle loro comunità".

Visita a Cape Coast
Prima di lasciare il Ghana, Obama ha fatto tappa a Cape Coast, Luogo in cui venivano ammassati gli schiavi prima di essere imbarcati sulle navi dei negrieri verso l'America. "Un'esperienza molto commovente- ha detto il presidente- alla tristezza per ciò che è successo qui nel passato si accompagna la celebrazione di quello che il Ghana è riuscito a realizzare e la speranza che questi progressi vengano sviluppati".  Il presidente Usa ha sottolineato il significato "simbolico" della sua visita al forte "da cui ebbe inizio la storia di tanti afroamericani" e che è stato dichiarato nel 1979 patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. Ha voluto quindi che le figlie Malia e Sasha lo vedessero per "trarne l'insegnamento che bisogna combattere ovunque la crudeltà e l'oppressione".