di Germana Lang e Nello Rega
“Ancora una volta il nostro motto ‘Nec recisa recedit’ ha accompagnato il nostro lavoro, differente dal solito, ma di grande importanza e fascino culturale”.
Così il capitano della Guardia di Finanza Gian Luca Berruti, definisce l’attività della Fiamme Gialle all’Aquila all’indomani del terremoto del 6 aprile scorso anche nel campo culturale. “Non fermarsi mai davanti a nulla, potremmo dire così del motto delle Fiamme Gialle. E così il nostro Corpo è molto orgoglioso di poter ospitare all’interno della propria scuola di Coppito una mostra che raccoglie opere di grandissimo valore, che fanno parte della collezione che è il fiore dell’occhiello dell’arte aquilana. Si pensi alla “Madonna di Onna” del XVI secolo, alla “Madonna di Collemaggio”, fino ad arrivare ad altri pezzi che compongono la galleria di 80 opere (tempere, terracotte, documenti, mappe, fotografie)”.
E il tributo all’impegno di assemblaggio e conservazione della Guardia di Finanza è stato dato oggi anche dalle “first lady” nel corso del vertice G8 dell’Aquila. Le mogli e gli Otto grandi hanno potuto ammirare anche i lavoro di restauro fatte a molte opere danneggiate dal sisma del 6 aprile. Guida d’eccezione, lo stesso presidente del Consiglio Berlusconi.
A fianco della mostra “L’Aquila bella mai non pò perire”, si può ammirare anche “L’arte del saper fare bene italiano”. Questa è un percorso delle eccellenze della Regione Abruzzo, tra le quali primeggia l’arte della ceramica. “E’ stata un’emozione fortissima, che ha superato anche i valori dell’uniforme che indosso e di quelli che accompagnano le Fiamme Gialle”, ha detto il capitano Berruti, aggiungendo: “Anche questo è nel nostro spirito di servizio”. L’arte e gli amanti del “bello” ringraziano.