Le autorità iraniane non "indietreggeranno" di fronte alle proteste dell'opposizione che stannmo scuotendo Teheran. Lo ha detto il leader supremo del Paese, lo ayatollah Khamenei.
"Ho insistito e insisterò sull'attuazione delle legge per quanto riguarda la questione delle elezioni -ha aggiunto- e né l'establishment né la nazione cederanno alle pressioni".
Ricevendo i membri del Parlamento, Khamenei ha sottolineato: "Tutti devono rispettare la legge".
Il presidente degli Stati Uniti è "indignato e oltraggiato" dalle violenze contro gli oppositori e dagli arresti degli ultimi giorni in Iran.
Parlando alla stampa dalla Casa Bianca, Barack Obama ha condannato "con forza queste azioni ingiuste" e respinto le accuse di ingerenza mosse agli Usa, "palesemente false e assurde".
"Rispettiamo la sovranità dell'Iran", ha aggiunto, "ma deploriamo la violenza contro i civili". Poi ha espresso "seri dubbi" sulla legittimità del voto. Malgrado la crisi, ha però spiegato, "c'è una via aperta" affinché l'Iran migliori le relazioni con l'Occidente.
Il ministro degli Esteri iraniano, Manoucher Mottaki, ha annunciato che il suo Paese non sarà presente alla riunione G8 in programma da domani a Trieste, nella quale si discuterà della stabilizzazione dell'Afghanistan.
L'Italia, spiega una nota della Farnesina, prende atto dell'assenza e auspica che in futuro l'Iran possa impegnarsi in amniera proficua nel processo di stabilizzazione dell'Afghanistan.
Le diplomazie occidentali consideravano il G8 una buona occasione per discutere con una potenza regionale come l'Iran i problemi dell'area.
Sul sito del moderato Mousavi, principale candidato sconfitto alle presiden- ziali in Iran, sono stati pubblicati i dettagli sulle denunce di brogli. In un comunicato di tre pagine si leg- ge: uso improprio di fondi pubblici, nomine pilotate tra gli organizzatori del voto, schede senza numero di serie, troppi timbri in circolazione, rappre- sentanti di lista dell'opposizione te- nuti alla larga dai seggi dove forse sono arrivate urne già piene di schede. Il candidato Rezai ha ritirato la sua denuncia, criticando il poco tempo con- cesso per esaminare i ricorsi: 5 giorni accordati dal Consiglio dei Guardiani.
Mousavi: ecco i brogli alle elezioni
Venticinque dipendenti del giornale Kalemeh Sabz, del candidato moderato Mousavi, sono stati arrestati due giorni fa, come riporta la France Presse.
"Cinque impiegati e 20 giornalisti sono stati prelevati lunedì da agenti privi di mandato", ha detto un redattore, Alireza Beheshti, il quale ha precisato che 5 donne, che figuravano fra gli arrestati sono state rilasciate.
Poco prima del voto, il giornale aveva ricevuto l'autorizzazione, ritirata però subito dopo lo scrutinio.