di Sandro Calice
AMORE E ALTRI CRIMINI
di Stefan Arsenijevic. Austria, Germania, Slovenia, Serbia 2008 (Ripley’s Film)
Anica Dobra, Vuk Kostic, Milena Dravic, Fedja Stojanovic, Hanna Schwamborn.
C’è una sola vita possibile quando si vive alla periferia della vita. O forse no. Stefan Arsenijevic, regista serbo che nel 2003 con il corto “(A)torsion” ha vinto l’Orso d’argento alla Berlinale, l’European Film Award ed ha ricevuto una nomination agli Oscar, è al suo primo lungometraggio. Ci racconta una vita in 24 ore, tra responsabilità, sogni e destino. Con l’amore che, a volte, può essere un crimine.
Anica (Dobra) è una bella donna che ha superato i trent’anni e che vive a Belgrado. Una vita già vecchia, che la imprigiona. Ha una relazione con Milutin (Stojanovic), un piccolo boss di quartiere, più vecchio di lei, con una figlia che non parla e pieno di rimpianti. Rubare i soldi di Milutin e fuggire in Russia sono l’unica speranza che le resta se vuole riprendersi la sua vita. Non c’è nulla che la trattenga, non quella città spenta, non il suo lavoro, non le pochissime persone care, per le quali prepara minuziosamente regali e saluti. Stanislav (Kostic), il giovane braccio destro di Milutin, però, intuisce qualcosa e viene preso dal terrore di perdere la cosa più importante della sua vita. Ama da anni Anica e deve dirglielo, ora o mai più.
“Nel quartiere dove sono cresciuto, le possibilità per un adolescente erano due: diventare un criminale o un artista”. Lo dice il regista, e la Belgrado fotografata nel film dà esattamente questa sensazione. In realtà tutto avviene in un quartiere di grigi palazzi, uno spazio enorme ma soffocante, contrapposto ai volti e alle emozioni dei personaggi, come fiori nel cemento. Arsenijevic è bravo a cogliere questo contrasto, scolpendo più che pennellando caratteri affascinanti, ma indefiniti al tempo stesso. Non c’è giudizio, non c’è giusto o sbagliato. C'è un'ironia leggera e malinconica, sulle note di una struggente "Besame mucho". E c’è la vita in quella periferia del mondo, con i sentimenti che aprono sempre strade inaspettate.