VINCERE

di Juana San Emeterio

VINCERE

>>> Guarda il trailer

Di Marco Bellocchio, Italia 2008 ( 01 Distribution )
Giovanna Mezzogiorno, Filippo Timi, Fausto Russo Alesi, Pier Giorgio Bellocchio, Michela Cescon, Corrado Invernizzi, Paolo Pierobon, Bruno Cariello, Francesca Picozza, Simona Nobili, Vanessa Scalera, Giovanna Mori, Patrizia Bettini, Silvia Ferretti, Corinne Castelli, Fabrizio Costella.

Marco Bellocchio affronta la figura di Mussolini con una storia privata e segreta della vita del Duce: l’esistenza di una donna, un’altra moglie e un figlio, concepito, riconosciuto e poi negato. Questa donna ha un nome: Ida Dalser (la brava Giovanna Mezzogiorno). Il regime la cancella, cerca di distruggere ogni traccia perché la considera una minaccia, una pazza da rinchiudere in un ospedale psichiatrico lontano dalla sua famiglia. Lei, donna forte, appassionata e innamorata, non vuole restare nell’ombra e forse salvarsi, ma continua a gridare il suo ruolo di moglie e madre del primo figlio maschio del Duce, Benito Albino Mussolini.

Siamo nei primi anni del Novecento, il giovane Benito Mussolini è alla direzione dell’Avanti! quando incontra a Milano una donna passionale come lui, Ida Dalser. Quando inizia la loro storia Mussolini, antimonarchico e anticlericale, è un socialista impegnato a guidare le folle verso un futuro di emancipazione sociale. In realtà la Dalser lo aveva già fuggevolmente incontrato a Trento e ne era rimasta folgorata. Ida si innamora e crede fortemente nelle sue idee: Mussolini è il suo eroe. Per lui, per finanziare la fondazione del Popolo d’Italia, il giornale che diventerà il nucleo del futuro Partito Fascista, vende tutto: appartamento, salone di bellezza, mobilio, gioielli. Allo scoppio della guerra Mussolini si arruola e scompare dalla vita della donna. Ida lo rivedrà in un ospedale militare, immobilizzato e accudito da Rachele, appena sposata con rito civile. Furente si scaglia contro la rivale rivendicando di essere lei la vera moglie, di avergli dato un figlio, ma viene allontanata a forza. Ma Ida è incapace di accettare compromessi e inizia la sua battaglia, pensando che la decisione di escluderla dalla propria vita è solo una prova. Intanto, l’ascesa di Mussolini è inarrestabile, arriva al potere e lascia i panni dell’ attore Filippo Timi, per essere rappresentato dai filmati dell’Istituto Luce. La vicenda privata continua con la Dalser che non si arrende e vive per oltre undici anni in manicomio senza il bambino che cresce in un istituto.

“Vincere” è un melodramma, nel ritmo, nella struttura e nella musica, di grande bellezza formale. Da sottolineare la fotografia dai forti contrasti di Daniele Ciprì e la musica potente di Carlo Crivelli. Bellocchio sceglie di raccontare la Storia privilegiando la dimensione privata e psicologica in cui si colloca il tema del rapporto tra potere e popolo, tra seduzione e convinzione soprattutto attraverso l’uso dei mass media. In un crescendo dove la presunta pazzia di una donna innamorata respinta, si accompagna a un controcanto di osanna al Duce. Accolto con favore al Festival di Cannes (c’è chi parla di un premio) è piaciuto molto alla critica internazionale mentre è stato accolto più tiepidamente dalla stampa italiana.