Agrigento è la Capitale della Cultura per il 2025. Ha battuto nell’ultima, decisiva, selezione Aosta, Assisi, Asti, Bagnoregio, Monte Sant’Angelo, Orvieto, Pescina, Roccasecca e Spoleto. Il Presidente della Commissione Davide Maria Desario ha detto che la scelta è stata determinata “non per la bellezza della città, ma per il progetto. Quello di Agrigento assume la relazione fra l’individuo, il prossimo e la natura, coinvolgendo l’isola di Lampedusa e i comuni della provincia, ponendosi come fulcro il tema dell’accoglienza e della mobilità”.
Nel progetto di Agrigento, il patrimonio culturale è il volano su cui costruire un’offerta culturale e le basi per uno sviluppo socio-economico. Grandi aspettative, rivolte al futuro più che al presente.
Agrigento si associa di per sé alla Valle dei Templi, un Parco archeologico di 1300 ettari in cui sono raccolti i resti dell’antica città di Akragas e il territorio circostante sino al mare, in un paesaggio naturale di straordinaria bellezza. La Valle riunisce 11 templi in ordine dorico, tre santuari, una grande concentrazione di necropoli, opere idrauliche, fortificazioni , due Agorà.
Non solo la Valle dei Templi, Agrigento è anche la Costa del Mito da Selinunte a Gela e la patria di tre scrittori che hanno lasciato un segno profondo nella cultura italiana del Novecento, Luigi Pirandello, Leonardo Sciascia e Andrea Camilleri. Il titolo di Capitale della Cultura è conferito per un anno ed è dotato di un milione di euro. La prima città ad aggiudicarsi il riconoscimento fu Mantova nel 2016, lo scorso anno l’isola di Procida e nel 2023 Bergamo e Brescia. Il prossimo anno toccherà a Pesaro.