di Mauro Caputi
Tre gol di Milito alimentano la voglia di Champions e danno al Genoa il successo pieno nel derby della Lanterna. La Sampdoria esce a testa bassa da un confronto che rappresentava poco sotto il profilo della classifica e molto sotto quello dell’onore. La squadra di Gasperini col 3-1 continua l’inseguimento alla Fiorentina e al quarto posto che apre le porte dei preliminari della Coppa più prestigiosa d’Europa.
Inizio di gara spigoloso (ma il peggio avverrà in fondo) con tre ammoniti nel giro di pochi minuti. La Sampdoria aggredisce, ma il Genoa controlla meglio il campo e lascia sfogare. Poi assume il comando del gioco e Milito comincia lo show. Al 29’ gira dal limite dell’area e Castellazzi si allunga per mettere in corner. Sul conseguente cross palla sporcata che attraversa tutta la porte e il più veloce a spingerla dentro è proprio l’argentino. La Samp accusa il colpo e il Genoa si porta avanti senza però approfittarne. Tre minuti di recupero, con i blucerchiati che colgono il pareggio in modo rocambolesco proprio all’ultimo secondo: tiro da fuori di Palombo con il pallone che rimbalza sul muro difensivo e diventa un assist per il comodo tocco di Campagnaro.
La ripresa si apre con una clamorosa occasione sciupata da Sammarco. Passata il paura il Genoa riprende a far gioco e trova il premio per i suoi sforzi al 73’. Altro gol che nasce più dal caso che dalla costruzione: un rinvio della difesa viene rimpallato nella zona di Milito, che non si fa pregare a riportare in vantaggio i suoi. Da qui in avanti succede di tutto, ma purtroppo quasi tutto sul piano disciplinare. A 5’ dal termine Ferrari incassa il secondo giallo per aver scalciato a gioco fermo un avversario. Qualche minuto dopo una rissa convince l’arbitro Morganti a mandare anzitempo sotto la doccia Campagnaro e Thiago Motta (in totale nove ammoniti e tre espulsi). Con l’uomo in più (10 contro 9) e 6 minuti di recupero la Samp prova doverosamente il forcing. Ma ne ricava solo il terzo gol dei cugini, col Principe che conclude alle spalle di Castellazzi un contropiede due-contro-zero. Sugli spalti del Marassi il tripudio della serata del derby ha i colori rossoblù.