di Mauro Caputi
Inzaghi e Kakà replicano autorevolmente all’Inter e mantengono acceso il lumino della speranza (sette punti da rimontare a quattro giornate dalla fine). A Catania il Milan soffre solo nei primi minuti, quando Favalli in affanno centra il palo della porta di Dida. Poi la squadra di Ancelotti prende il comando delle operazioni e colpisce al 27’ con Inzaghi, liberato da Kakà, e al 52’ con lo stesso brasiliano che anticipa tutti su un cross di Beckham. Poi due legni impediscono al Milan di rendere più consistente il successo. Domenica prossima, nel posticipo, i rossoneri affronteranno a San Siro la Juventus, che invece non accenna a uscire dalla crisi di risultati che dura da oltre un mese. A Torino contro il Lecce finisce 2-2. Sono i salentini ad andare in vantaggio con Konan all’11’. Bianconeri imbrigliati e incapaci di costruire la reazione. Nella ripresa gli acuti della squadra di Ranieri trovano il finalizzatore in Nedved che realizza due gol (54’ e 66’) fotocopia con diagonali da sinistra. Col passare dei minuti il Lecce cresce e Buffon è costretto a interventi importanti, che si sommano a un salvataggio di Poulsen sulla linea. Il pari, meritato, arriva al 3’ di recupero, con Castillo che in solitudine colpisce di testa da pochi passi.
Punto che potrebbe rivelarsi importante per il Lecce, data la sconfitta del Torino a Firenze. I viola fanno bottino pieno grazie a Vargas, splendidamente liberato da Kuzmanovic al 54’. I granata hanno solo un punto di vantaggio sulla terz’ultima, mentre la Fiorentina è a cinque punti dal terzo posto ed è sicura, per oggi, di conservare la quarta piazza indipendentemente dal risultato del derby di Genova. Chi, invece, rimane solo virtualmente in corsa per la Champions è la Roma, costretta allo 0-0 casalingo dal Chievo (ora a +6 dalla zona pericolo). I giallorossi non riescono ad avere la meglio del muro veneto (messo a dura prova solo nel primo tempo, per la verità) e precipitano a -8 dal quarto posto. E rischiano pure l’accesso all’Europa, visto l’exploit interno del Palermo.
I rosanero si portano, infatti, a una sola lunghezza con il sonoro 5-1 sul Cagliari, altra squadra in corsa per l’ultimo posto Uefa. Alla Favorita apre i giochi Migliaccio al 29’ con una deviazione su calcio d’angolo. Al 38’ magistrale punizione di Miccoli per il raddoppio. Giochi niente affatto chiusi, sembra dire Jedà all’inizio della ripresa dimezzando di testa lo svantaggio. L’illusione dura poco: al 50’ Giovanni Tedesco irrompe di testa a centro area e fa 3-1; al 58’ Cavani risolve una mischia creata da una percussione di Miccoli. C’è gloria anche per Succi che indovina il diagonale al 90’.
Gare senza pretese di classifica fra Siena e Napoli e Udinese e Atalanta. I toscani risolvono l’ultimo piccolo contenzioso con la zona retrocessione superando i partenopei 2-1 grazie alla bomba di Kharja (11’, a coronamento di uno slalom centrale) e alla deviazione volante di Maccarone (25’). Troppo tardi (80’) per riaprire il discorso arriva il gol di Pià, peraltro bravo di testa. Al Friuli Quagliarella manda una doppia cartolina a Lippi (42’ in mischia e 74’ con controllo e stoccata ravvicinata). Al 90’ il contropiede di Pasquale fissa il 3-0 che non scuote più di tanto il campionato dell’Atalanta.