"Sono tranquillo con la mia coscienza, non ho preso nulla. Dimostrerò la mia estraneità". Queste le parole di Davide Rebellin sentito al telefono dal Tg2 a proposito della positività al Cera alle Olimpiadi. In precedenza la moglie e manager del corridore, Selina Martinello, aveva detto: "Vogliamo capire che cosa è successo. Abbiamo spedito la richiesta delle analisi del campione B. Bisogna restare lucidi".
Incredulità anche negli ambienti della Nazionale. "Non ho commenti sul caso - dice il ct, Franco Ballerini- Davide mi ha chiamato per avere informazioni, ma al momento sono all'oscuro di tutto".
Rebellin a Procura antidoping il 4 maggio
Il presidente del Coni, Petrucci, ha sospeso Davide Rebellin dal club Olimpico e ha inviato una relazione dettagliata al sottosegretario allo sport, Crimi. Il Tribunale Nazionale antidoping ha sospeso il ciclista in via cautelativa e il procuratore Torri lo ha convocato per il 4 maggio.
Intanto Gianni Savio, manager della Di- quigiovanni Androni, attuale squadra di Rebellin (l'anno scorso correva per la Gerolsteiner) dice: "Speriamo che le controanalisi gli diano ragione". E fra i positivi al Cera a Pechino emergono i nomi di Rashid Ramzi, oro nei 1500m, e del ciclista Stefan Schumacher.
Renato Di Rocco, presidente della Federciclismo, prende posizione sul caso della positività di Davide Rebellin ai Giochi Olimpici di Pechino: "Se confermata, la notizia è sconvolgente per me, ma anche incomprensibile per il nome, il contesto e il tempo in cui la vicenda si è verificata".
Nel corso della conferenza stampa allo stadio Olimpico di Roma, Di Rocco ha anche dichiarato: "Andiamo avanti per fare piazza pulita nel ciclismo. Invito tutti a sostenerci in questo impegno. Tutti i casi emersi in questi anni hanno dimostrato che non facciamo sconti a nessuno".
Nella foto Ansa, l'azzurro con la medaglia d'argento vinta alle Olimpiadi