''Qui Nuova York, vi parla Ruggero Orlando''. Così cominciavano i suoi famosi collegamenti televisivi dagli Stati Uniti, dove è stato corrispondente della Rai dal 1954 al 1972. Il suo stile irrituale e confidenziale (indimenticabile il suo gesto di saluto con la mano) lo ha fatto diventare uno dei volti più popolari del piccolo schermo, in anni in cui l'informazione-spettacolo non esisteva e i conduttori del telegiornale non erano ancora star da rotocalco.
Nato a Verona il 5 luglio 1907, Orlando compie studi classici e si laurea in matematica e fisica. Esordisce nel giornalismo nel 1926 come collaboratore e redattore di riviste inglesi, francesi e americane. Nel 1935 lascia l'Italia e nel '38 è a Londra, dove comincia a collaborare con l'Eiar (come allora si chiamava il nostro ente radiofonico). Allo scoppio della seconda guerra mondiale comincia a lavorare a ''Radio Italia'', che manda in onda trasmissioni antifasciste in lingua italiana. Negli ultimi anni di guerra rientra in Italia per svolgere attività di collegamento tra le forze anglo-americane e quelle della Resistenza.
Finito il conflitto, diventa il primo corrispondente dall'estero dell'''Avanti'' (durante la guerra si era iscritto al Psi), e dal '45 al '54 è anche corrispondente della Rai da Londra. Dal '54 al '72 ricopre lo stesso incarico da New York. Nel '72 è eletto deputato nelle liste del Psi. Lasciata la Camera dei deputati (risulta tra i primi non eletti alle politiche del 1976), torna al giornalismo: alla Rai commenta la politica estera per il neonato Tg2, collabora con il settimanale ''Oggi'' e con vari quotidiani e periodici italiani e stranieri.
Abbandonata definitivamente la ribalta della Rai, collabora per qualche tempo all'emittente romana Gbr. Responsabile in ultimo del mensile della Nato ''Occidente'', nella sua carriera non sono mancate le ambizioni letterarie: nel '68 ha pubblicato un romanzo, ''Gli anni dell'aquila'', una storia ambientata nell'Italia fascista, alla cui stesura ha lavorato più di trent'anni. Qualche hanno fa, inoltre, ha pubblicato un libro di memorie: ''Mezzo secolo di giornalismo''.
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Il 18 aprile nella storia
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1934: Negli Usa la prima lavanderia commerciale | 1955: Muore Albert Einstein | 1983: Attentato suicida contro l'ambasciata Usa a Beirut | 2002: Piccolo aereo da turismo contro il grattacielo Pirelli di Milano |
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Pagina realizzata in collaborazione con Rai Teche.