CHE – L’ARGENTINO

di Juana San Emeterio

CHE – L’ARGENTINO
Di Steven Soderbergh, Usa 2008 ( Bim distribuzione)
Benicio Del Toro, Catalina Sandino Moreno, Demian Bichir, Julia Ormond, Edgar Ramirez, Franka Potente, Jorge Perugorria, Rodrigo Santoro, Santiago Cabrera, Victor Rasuk, Carlos Barden, Ramon Fernandez, Yul Vàzquez.

“Sono stato attratto dal Che come soggetto di un film (o due) non soltanto perché la sua vita stessa è un'avventura, ma perché mi affascinano le sfide pratiche legate alla realizzazione su vasta scala di un'idea politica. Volevo sottolineare le doti fisiche e psicologiche necessarie per affrontare due campagne come queste, e raccontare il processo attraverso il quale un uomo nato con una volontà di ferro, scopre la sua capacità di ispirare e guidare gli altri." (Steven Soderbergh).

Raccontare una leggenda e un mito come Ernesto Guevara è certo un’impresa sicuramente complessa. Soderbergh ci prova in un film, anzi due, "Che-l’argentino" che esce questo week-end e "Che-guerriglia" che uscirà a maggio. Il primo capitolo racconta l’ascesa del Che nella rivoluzione cubana, da medico a eroe rivoluzionario. E’ il 26 novembre del 1956 Fidel Castro salpa per Cuba con 80 ribelli. Uno di quei ribelli è Ernesto Guevara, un medico argentino che condivide il sogno di Fidel: rovesciare la dittatura corrotta di Fulgencio Batista e creare una società nuova ispirata ad ideali di giustizia ed uguaglianza come testimoniano le sequenze del film che mostrano il discorso all’Onu nel ’64. Il Che combatte e impara presto l’arte della guerriglia, diventando il beniamino dei suoi compagni e del popolo cubano. La marcia per arrivare all’Avana dura più di due anni. Dopo un periodo sulle montagne della Sierra Maestra, tra combattimenti, addestramenti, istruzione minima dei volontari, cura dei malati, la colonna del Che conquista Santa Clara. Le altre colonne si uniscono a lui e marciano alla conquista della Capitale.

Il film è stato realizzato da Soderbegh dopo 8 anni di lavoro sul progetto suggeritogli da Benicio Del Toro durante la lavorazione di ‘Traffic’. Basato sui diari di Guevara è girato quasi come un documentario e racconta con freddezza, senza retorica ma anche senza quel romanticismo legato ad un simbolo, più la lotta che il pensiero del protagonista. L’intensità dell’interpretazione di Benicio Del Toro, malgrado le differenze, lo rende simile e somigliante al Che e gli è valsa la meritata Palma d’oro al Festival di Cannes.