Duplicity

di Juana San Emeterio

DUPLICITY
Di Tony Gilroy, Usa 2009 (Universal Pictures)
Clive Owen , Julia Roberts, Tom Wilkinson, Paul Giamatti, Wayne Duvall, Thomas McCarthy, Cristopher Denham, Kathleen Chalfant.

Quanto è difficile una storia d’amore tra due spie? Chi ha detto la verità o ha raccontato bugie per avere dall’altro informazioni? Quando il gioco si fa duro chi finge e chi resta fedele ai patti? Commedia romantica o film di spionaggio? Tutti e due… il doppio, anzi la doppiezza. “Duplicity” appunto.

Il premio Oscar Julia Roberts è Claire Stenwick, un funzionario della Cia. Clive Owen è Ray Koval, un agente dei servizi segreti britannici. Si incontrano, si innamorano, si ingannano e si perdono. I due si dimettono da agenti segreti governativi e iniziano una carriera da spie industriali per speculare sulla “guerra fredda” tra due multinazionali di cosmetici. La loro missione? Entrare in possesso della formula di un prodotto che farà la fortuna della società che lo brevetterà per primo. Per i loro superiori, il magnate dell’industria Howard Tully (Tom Wilkinson) e lo spregiudicato amministratore delegato Dick Garsik (Paul Giamatti), nulla è fuori portata, sono permessi tutti i ‘colpi’. Claire e Ray, impegnati in un gioco di spionaggio dalla posta sempre più alta, si ritrovano e avviano una relazione sentimentale segreta. Il lavoro più difficile ? Custodire l’attrazione che provano l’una per l’altro e decidere se fidarsi dell’amato. E mentre tentano di trarsi reciprocamente in inganno, si inseguono, si desiderano e si usano fino a mettere a repentaglio i loro complicati piani per salvare l’unica cosa sulla quale non possono bluffare: l'amore.

Secondo film del regista Tony Gilroy, autore di Michael Clayton, Duplicity è girato con maestria, pieno di azione, continui salti temporali, colpi di scena e battute folgoranti, frutto anche di una bella sceneggiatura. (Ricordiamo che Gilroy ha scritto ‘The Bourne identity”). Bravissima Julia Roberts con un Clive Owen sexy, ma a volte poco convincente, circondati da un cast di caratteristi all’altezza. Una nota per le belle prove di Giamatti e Wilkinson, soprattutto nella sorprendente scena iniziale: impersonano i rappresentanti di un industria spietata dove si fa tutto per vincere la concorrenza. Anche se la posta in gioco è ‘solo’ una lozione.