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9 aprile

Muore Francis Bacon, nasce Charles Baudelaire, nasce Giovanni Allevi, nasce Jacques Villeneuve

C'e un motivo preciso per cui Patty Pravo continua a essere ricordata come ''la ragazza del Piper'', nonostante il suo periodo beat copra meno di un decennio in un carriera lunga più di 40 anni. Il fatto è che Patty è stata la prima icona femminile che era espressione diretta di quella stagione degli anni '60 dove sono state fissate le nuove regole della cultura pop.

L'epicentro di quella rivoluzione è stato Londra , la swingin' London, dove, particolare spesso trascurato, come ha raccontato molto bene Andrew Lough Oldham, il primo manager dei Rolling Stones (con lui hanno inciso ''Satisfaction'') è stato il mondo della moda a fare da incubatrice per l'esplosione del rock. Negli anni '60 Londra era la capitale mondiale del cinema e della moda: Mary Quant aveva stravolto l'universo della griffe con la minigonna stabilendo quell'equazione tra immagine, look e raffinate operazioni di comunicazione che sono diventate le regole per il divismo rock. Proprio dall'atelier di Mary Quant, dove Lough Oldham ha lavorato da ragazzo, sono usciti i comandamenti per l'epopea di Carnaby Street. Le due prime super model inglesi, le ''zie'' di Kate Moss, sono state la bellissima Jane Shrimpton e Twiggy (''stecchino''), il soprannome di Lesley Hornby, prima star della passerella a imporre la figura della donna efebica, magrissima con i capelli corti e le ciglia finte lunghissime. La Shrimpton era bruna e di una bellezza più tradizionale rispetto alla collega ma con un'aura di trasgressione, tanto per dire, è stata la fidanzata di Mick Jagger quando i Rolling Stones cominciavano a essere famosi.

Twiggy e diventata subito il simbolo mondiale della swingin' London e della minjgonna che all'epoca rappresentava molto di piu di un semplice capo d'abbigliamento. Diventata una superstar, una volta lasciata la passerella ha inciso dei dischi ed e diventata un'attrice e molti la ricordano come la ragazza nella spider lasciata ad aspettare nella notte alla pompa di benzina dai Blues Brothers. A Londra c'erano pure Marianne Faithful, la donna maledetta degli Stones, moglie di Jagger dopo essere stata l'amante di Keith Richards, bionda, formosa e trendissima. Un mito, per anni persa in una deriva autodistruttiva, per i giovani italiani affamati di rock. E Jane Birkin consacrata icona pop da ''Blow Up'' di Michelangelo Antonioni (dove Jeff Beck sbatte la chitarra elettrica per terra) e destinata, una volta trasferitasi in Francia, a scioccare il mondo con l'estasi erotica a due voci di ''Je t'aime moi non plus'' insieme al suo grande amore Serge Gainsbourg. Intanto da New York, sull'onda ipnotica dei Velvet Underground, con la benedizione di Andy Warhol arrivava la bellezza bionda di Nico, una modella tedesca trasformata in divinità femminile rock da Warhol.

In Italia invece c'era Patty Pravo: il suo primo look, quello della ragazza del Piper perfino nel fisico esile, e ''assolutamente Twiggy''. Prima di lei nessuna donna era diventata famosa in Italia imponendosi con l'immagine di Carnaby Street, con un personaggio così immediatamente percepito come espressione del nuovo universo giovanile che anche attraverso i capelli lunghi e i vestiti manifestava la sua rottura con le generazioni precedenti. In più Patty aveva quell'aria trasgressiva e sfacciatamente indifferente ai codici che fino ad allora sembrava patrimonio esclusivo delle ragazze di Londra, Parigi e New York. Per questo la ragazza del Piper è entrata nella storia, perché è la prima vera icona pop italiana.


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Il 9 aprile nella storia

1626: Muore Francis Bacon 1821: Nasce Charles Baudelaire 1969: Nasce Giovanni Allevi 1971: Nasce Jacques Villeneuve

 

 

 

Pagina realizzata in collaborazione con Rai Teche.