di Nicola Iannello
Tre punti che valgono oro per l’Inter al “Friuli”. I nerazzurri portano a 9 lunghezze il vantaggio sulla Juventus, fermata sul pari casalingo dal Chievo dello scatenato Pellissier. La capolista passa sul terreno dell’Udinese con il minimo sforzo: addirittura si risparmia anche quello di segnare il gol della vittoria, sfruttando un’autorete di Isla. Finisce 0-1 un confronto non entusiasmante, che ha visto forse l’Udinese con il pensiero già rivolto al Werder Brema.
Formazioni condizionate dagli infortuni degli impegni internazionali. Marino deve sopperire all’assenza di mezza difesa e di Di Natale: in retroguardia si affida a Isla, Zapata, Felipe e Pasquale, in avanti a Pepe, Floro Flores e Quagliarella. Il gioco lo conducono Asamoah, ispirato, e D’Agostino. Mourinho non ha Maicon e mette Maxwell sulla sinistra, con Santon a destra. A centrocampo spazio a Muntari, con Stankovic dietro le punte Ibrahimovic e Balotelli.
Il primo tempo è a ritmo davvero basso. L’Inter sembra venuta al “Friuli” per spendere meno energie possibile. Fanno qualcosa di più i padroni di casa, ma Julio Cesar non deve sudare più di tanto. Sospetti per un contatto tra Quagliarella e il portiere brasiliano in area interista, ma il signor Banti decide di non intervenire (il portiere non tocca il pallone, ma l’attaccante dell’Udinese sembra cercare il corpo dell’avversario con la gamba).
Nel secondo tempo il ritmo sale, soprattutto per iniziativa dei padroni di casa. Quagliarella chiama all’intervento Julio Cesar con una girata dal limite, alzata sopra la traversa dall’attento estremo brasiliano. Al 65’ Inter vicinissima al gol: palla dentro di Ibra per Stankovic che a 3 metri dalla porta tocca fuori; il portiere dell’Udinese non trova il pallone ma solo il contatto con il serbo e resta a terra per un po’, ma poi si riprende Al 69’ Figo e Vieira rilevano Balotelli e Santon. Tra l’altro, il francese viene subito ammonito per una forbice da dietro su Asamoah. Ma il suo inserimento si rivelerà la carta vincente, calata da Mourinho. L’Inter trema quando Julio Cesar richiama l’attenzione dei sanitari: si fa massaggiare alla coscia destra, ma non basta: Toldo deve fare il suo esordio in campionato tra i pali nerazzurri. Al 77’ c’è il colossale pasticcio della difesa bianconera che decide la partita: Ibra tocca dentro per Vieira che però non ha un controllo felice davanti a Belardi e allargandosi cade, ma il pallone va a incocciare il piede di Isla e rotola in porta. L’Inter si trova inaspettatamente in vantaggio, sfruttando una specie di “non occasione”. Una beffa atroce per l’Udinese che ora deve rincorrere. Marino getta nella mischia Obodo al posto di Inler. I bianconeri cercano di spostare il baricentro in avanti, ma non sembrano trovare le energie. Il lungo recupero – 6 i minuti extra concessi da Banti – vede un gran numero di Ibrahimovic che scarica un diagonale da fuori di poco a lato della porta di Belardi e un’occasionissima per l’Udinese: Obodo fallisce di poco il bersaglio di testa, dopo una buona iniziativa di Asamoah sulla sinistra. Finisce con l’Inter che cuce un altro pezzo di tricolore sulla maglia e l’Udinese che il tricolore lo dovrà difendere giovedì in Coppa Uefa contro il Werder Brema.