I più lo ricordano come un attore nevrotico per la recitazione contratta e i gesti un po' scoordinati richiesti da alcuni personaggi interpretati che lo hanno portato al successo. Nella vita, invece, non è affatto psicopatico e quando, nel 1989, viene a Roma a presentare “Dr Jeckill e mr Hyde” sbalordisce i giornalisti apparendo disponibile, rassicurante, con un particolare senso dell' umorismo e tutt'altro che ‘difficile’. Storia, in breve, di Anthony Perkins.
Nato a New York nel 1932, comincia la sua carriera in teatro sin dai tempi dell' università ed esordisce sulle scene di Broadway in ruoli secondari di giovani timidi e introversi che ben si addicono al suo fisico: altissimo, magro, testa minuscola ed occhi spauriti. Debutta nel cinema a 18 anni con ''L'attrice'' di George Cukor, ma senza ottenere particolari consensi. Viene quindi scritturato da Elia Kazan per il ruolo di uno studente affetto da complessi in ''Tè e simpatia'' interpretato in teatro. Rinuncia alla laurea quando viene chiamato a Hollywood da William Wyler per sostenere il figlio di Gary Cooper nella ''Legge del Signore'' E’ proprio l' interpretazione di un giovane chiuso e sensibile, capace di profonde crisi di coscienza e scontento di sé che gli apre le porte della Mecca del cinema.
Il 1957 è l' anno più prolifico della sua carriera: interpreta cinque film fra i quali ''Il prigioniero della paura'' di Robert Mulligan, nel personaggio di un giovane timido soffocato dal padre, e ''La diga sul Pacifico'' di Rene' Clement, nel quale appare accanto a Silvana Mangano. Nel 1960 viene scelto da Alfred Hitchcock per interpretare uno psicopatico che vive nel culto della vecchia madre dispotica in ''Psycho''. Il film gli conferisce una notorietà internazionale ma il personaggio gli rimane appiccicato addosso per sempre fino a creargli disagi psicologici e caratteriali dai quali riesce a liberarsi solo grazie al benefico intervento della moglie e dei figli.
Nel 1961 vince al festival di Cannes il premio per la migliore interpretazione con ''Le piace Brahms?'' di Anatole Litvak. Successivamente lavora più in teatro e in televisione che nel cinema che non gli offre più grandi soddisfazioni quasi che la sua carriera giunta al culmine si sia improvvisamente inaridita. Riappare in ''Comma 22'' (1970) di Mike Nichols, ''Dieci incredibili giorni'' (1972) di Claude Chabrol e ''Assassinio sull' Orient Express'' (1972) di Sidney Lumet.
Molti critici hanno giudicato un errore la sua decisione di interpretare nuovamente Norman Bates nel 1983 in ''Psycho 2'' diretto da Richard Franklin, seguito meno fortunato del film di Hitchcock. Ma l'attore dimostra di non tener conto delle critiche al punto tale che, nel 1986, interpreta e dirige ''Psycho 3''. Il suo ultimo film che si ricorda è il rifacimento di ''Dr.Jekyll e mr. hyde'' (1989) già interpretato da John Barrymor nel 1920, Fredrich March nel 1932 e Spencer Tracy nel 1941.
Il suo nome rimane nella storia del cinema essenzialmente per la scena in ''Psycho'' di Hitchcock nella quale pugnala Jane Leigh sotto la doccia. A questo proposito, Perkins ricordava di avere provato gli stessi brividi di terrore degli altri spettatori quando vide il film completato. L' attore, morto di Aids 1992, negli ultimi anni con la moglie si è impegnato nel movimento americano per la lotta contro l’Hiv partecipando alle manifestazioni per la raccolta di fondi.
Il 4 aprile nella storia
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1968: Ucciso in un attentato Martin Luther King | 1979: Trasmessa in Italia la prima puntata di Ufo Robot | 1981: Arrestato a Milano il brigatista Mario Moretti | 1984: Il protagonista di 1984 di Orwell inizia a scrivere il suo diario |
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