di Sandro Calice
MOSTRI CONTRO ALIENI
di Rob Letterman, Usa 2009 (Universal Pictures)
Animazione, con le voci di Reese Witherspoon, Seth Rogen, Hugh Laurie,
Will Arnett, Kiefer Sutherland. Rainn Wilson, Paul Rudd, Stephen Colbert,
Julie White, Jeffrey Tambor, Amy Poehler, Ed Helms, Renée Zellweger,
John Krasinski.
Andiamo al cinema negli anni '50. Ci daranno degli occhialini
colorati per vedere in tre dimensioni alieni verdi, mostri della
laguna, mosche umane, informi masse gelatinose e strani esseri
giganteschi. Metteteli tutti insieme nell'ultimo film di animazione
della Dreamworks, rendeteli buffi, aggiornate tecnologicamente gli occhialini e avrete “Mostri contro Alieni”. In 3D, anche se in tutta Italia sono solo un centinaio le sale attrezzate.
Susan Murphy è una dolce ragazza californiana che sta per sposarsi con un cinico meteorologo della tv, ma il giorno della cerimonia un frammento di meteorite le cade addosso e una strana sostanza vischiosa la trasforma in una gigantessa di 15 metri. Nemmeno il tempo di capire che l'esercito la cattura e la trasferisce in una struttura governativa supersegreta. Susan, ribattezzata Ginormica, si trova in compagnia di altri “mostri” custoditi lì da decenni e studiati dai militari: il geniale Dottor Professor Scarafaggio, scienziato trasformato da un esperimento di teletrasporto; direttamente dall'Era Glaciale, il latin lover Anello Mancante, mezzo pesce e mezzo scimmia; il budinoso B.O.B., un simpatico idiota totale generato casualmente da pomodori geneticamente modificati e da un dolce alla cipolla; il titanico Insettosauro, un bruco trasformato dalle radiazioni in un godzilla alto oltre 100 metri. Ma non c'è tempo per fare amicizia. Il malefico alieno Galaxhar, una specie di presuntuosa seppia verde con quattro occhi, ha deciso di invadere la Terra coi suoi robot giganti e il suo esercito di replicanti, e solo l'improbabile squadra di mostri può provare a fermarlo.
“Mostri contro Alieni” è esattamente un omaggio al cinema di fantascienza degli anni '50, proprio gli anni in cui si cominciò a sperimentare la tecnologia 3D. Per gli autori il cinema tridimensionale sarà una rivoluzione, come il passaggio dal muto al sonoro o quello dal bianco e nero al colore. In effetti l'esperienza vale la pena, ci sono momenti di autentico e divertente stupore, anche se indossare gli occhialoni per tutto il film risulta scomodo. Intanto però le sale dotate dei proiettori giusti sono poche in Italia, per cui tutti gli altri si dovranno accontentare delle care vecchie due dimensioni. E poi l'impressione è che con questo film la Dreamworks si sia concentrata più sugli effetti che sui contenuti, per cui rispetto a capolavori di genere come “L'Era Graciale” o “Shrek”, questi mostri e questi alieni divertono poco.