“Crederci sempre, arrendersi mai” da slogan a titolo di un libro. E’ l’autobiografia di Simona Ventura, scritta a quattro mani con l'amico Darwin Pastorin, uscita nel 2008. Nel libro la Ventura racconta come ha fatto a diventare quello che è: da studentessa della scuola alberghiera nella provincia a regina della tv italiana.
Svela la sua vita privata, ricca di gioie ma anche di drammi, e in parallelo quella professionale, dai frustranti inizi in un mondo tutto maschile alle faticose conquiste: prima donna a rompere con la sua personalità una lunga tradizione di vallette, prima conduttrice a occuparsi, con ironia, del sacro mondo del calcio.
Simona Ventura nasce a Bologna il 1° aprile 1965, quando è ancora molto giovane si trasferisce con la famiglia a Torino. Qui frequenta il liceo scientifico e l'ISEF. La passione per lo sport inizia fin da ragazza, quando partecipa ad alcune competizioni sciistiche. Dal 1978 al 1980 frequenta l'istituto tecnico alberghiero di Savona.
Non ancora nota e famosa, partecipa a qualche concorso di bellezza; tra i primi concorsi vinti vi è quello di "Miss Muretto", ad Alassio. Nel 1988 arriva quarta al concorso di "Miss Universo”. Dopo aver lavorato per una piccola rete televisiva privata locale, il suo vero debutto in TV arriva con "Domani sposi" su Raiuno, al fianco di Giancarlo Magalli nel 1988.
Approda al giornalismo sportivo presso alcune emittenti minori, poi passa a TMC. Qui racconta i mondiali di calcio italiani del 1990 al seguito delle nazionali italiana e brasiliana. Sempre per TMC lavora come speaker di notiziari sportivi e come inviata agli europei di Svezia 1992. Dopo le Olimpiadi di Barcellona (1992) Pippo Baudo la chiama per condurre "Domenica In" al suo fianco.
La sua notorietà inizia a crescere. Partecipa al programma musicale "Pavarotti International" con Gianni Minà e l'anno successivo ottiene uno spazio all'interno della "Domenica Sportiva”. Nel 1993 passa a Mediaset ed entra a far parte del cast di "Mai dire gol", con la Gialappa's Band, che conduce dal 1994 al 1997, di volta in volta insieme a Claudio Lippi, Francesco Paolantoni, Teo Teocoli, Antonio Albanese; di fatto con la sua carica di simpatia e grinta, Simona Ventura contribuisce a rendere storico e irripetibile questo programma comico-sportivo.
Conduce poi "Cuori e denari" (1995, con Alberto Castagna e Antonella Elia), "Scherzi a parte" (1995, accanto a Teo Teocoli e Massimo Lopez, e 1999, con Marco Columbro), "Boom" (con Gene Gnocchi), il "Festivalbar" (1997, con Amadeus e Alessia Marcuzzi), "Gli indelebili" (1999, in cui conosce e premia il pilota Eddie Irvine), "Comici" (2000).
Il programma Mediaset che più ha dato rilievo è stato sicuramente "Le Iene”: Simona Ventura dà al programma un'immagine e un taglio seducente grazie ai suoi vestiti scollati, tanto che anche le sue "eredi" (Alessia Marcuzzi, Cristina Chiabotto, Ilary Blasi) proseguiranno su questa strada.
Nel Luglio del 2001 lascia Mediaset per tornare in Rai come conduttrice del famoso programma di Raidue, "Quelli che il calcio"; eredita il testimone da Fabio Fazio: al suo fianco ci sono Gene Gnocchi, Maurizio Crozza, Bruno Pizzul e Massimo Caputi. Nel 2002 viene scelta da Pippo Baudo, direttore artistico del Festival di Sanremo, come conduttrice del "Dopofestival", accanto al giornalista Francesco Giorgino.
Nel settembre 2003 conduce la prima edizione del reality show "L'Isola dei Famosi"; trasmesso da Raidue il programma ottiene un successo strepitoso, tanto che nel 2004, a conferma della grande professionalità, le viene affidata la conduzione del "54° Festival di Sanremo". Al suo fianco vi sono i colleghi già collaudati Gene Gnocchi e Maurizio Crozza. A partire 2005 conduce un altro reality, questa volta dai contenuti canori: "Music Farm".
Nel 2008 aggiunge al suo ricco curriculum anche il programma musicale, già di successo in Europa, "X Factor", show che ha l'obiettivo di scovare e lanciare una pop-star internazionale. Condotto dall'amico Francesco Facchinetti, Simona Ventura fa parte del triumvirato dei giudici assieme a Morgan e Mara Maionchi. Il successo di X Factor si ripeterà anche per la seconda edizione, nel 2009.
Il 1° aprile nella storia
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1815: Nasce Otto von Bismark | 1920: Nasce Toshiro Mifune | 1929: Nasce Milan Kundera | 1946: Nasce Arrigo Sacchi |
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