I MOSTRI OGGI

Di Sandro Calice

   I MOSTRI OGGI
  di Enrico Oldoini, Italia 2009 (Warner Bros Italia)
  Diego Abatantuono, Sabrina Ferilli, Giorgio Panariello, Claudio Bisio,
  Angela Finocchiaro, Carlo Buccirosso

  Un film comico sui difetti degli italiani oggi rischia di non far ridere 
  per nulla. Non è tanto il discorso della realtà che ha ormai superato
  la fantasia, quanto il fatto che siamo – almeno le persone di buon 
  senso – talmente nauseati dalla volgarità, dall'ignoranza, dal 
  cinismo e dall'opportunismo esibiti, imposti, diremmo 
  istituzionalizzati, che un film che ce li mostra con l'intento di 
  provocare una risata liberatoria lascia il tempo che trova. L'idea 
  degli autori, tra cui il regista Oldoini (Cuori nella tormenta, Yuppies 
  2, Vacanze di Natale '90 e '91, La fidanzata di papà) e figli illustri come Giacomo Scarpelli e Silvia Scola, era quello del terzo capitolo dopo gli illustri precedenti, “I mostri” di Dino Risi del 1963 e “I nuovi mostri” di Risi, Monicelli e Scola del 1977. Bontà loro.

“I mostri oggi” è un film in 16 episodi, in cui vengono caricaturizzate quelle “debolezze” di cui noi italiani andiamo tanto fieri. C'è la coppietta di camerieri d'albergo felici del triste mondo in cui vivono perchè convinti di un roseo futuro se metteranno in pratica i furbi consigli che rubano durante il loro lavoro. Ci sono le ciniche adolescenti che sfruttano il ricatto di Youtube per spillare soldi a incauti padri di famiglia. Cè il boss mafioso che si costruisce la seconda casa. La psicologa narcisista che spinge il paziente sull'orlo del baratro. Il divo della tv che sfrutta matrimoni e funerali per arrotondare. La finta solidarietà di chi fa soldi sull'immigrazione. E via cosi, scorrendo la cronaca.

Gli interpreti, va detto, fanno del loro meglio e lo fanno bene, anche se a volte replicano troppo quella macchietta che un certo pubblico televisivo si aspetta da loro. La debolezza, dicevamo, è proprio nell'idea, non abbastanza “cattiva” per raccontare un'Italia tremendamente peggiorata. I mostri di Risi costringevano lo spettatore a fare i conti con la propria ipocrisia e la risata era potente e nervosa. Quelli di Oldoini al massimo gli fanno dire “c'è di peggio”, e la risata è soffocata. Alla presentazione del film, Bisio ha spiegato che si è voluti rimanere più nel grottesco, perchè il drammatico è un cappio agitato in Parlamento o un medico che in tv dice che l'omosessualità è una malattia e “un noto anchorman, non faccio nomi, Bruno Vespa, che quasi gli dà ragione”. Neri Marcorè, protagonista di uno degli episodi, è arrivato quando la conferenza stampa era iniziata da cinque minuti:”Scusate, ho fatto tardi perchè stavo ampliando casa del 20%”. Ecco, un paio di battute così e i mostri sarebbero stati più “mostruosi”.