Scompaiono i limiti al finanziamento pubblico alla ricerca sulle cellule staminali embrionali negli Stati Uniti, fissati da Bush nel 2001. Lo ha annunciato Barack Obama.
"L'America guiderà il mondo verso le scoperte che questa ricerca può offrire", ha detto il presidente americano, sottolineando "da credente" che occorre "alleviare le sofferenze umane".
"Non apriremo la porta all'uso della clonazione per la riproduzione umana", ha assicurato Obama, ma le scelte sulla ricerca scientifica "devono essere basate sui fatti e non sull'ideologia".
Con la direttiva firmata da Obama sulla ricerca sulle cellule embrionali, resta comunque in vigore la legislazione che vieta la creazione di embrioni per finalità di ricerca e il cosiddetto "emendamento Dicker-Wicker" in materia, rinnovato dal Congresso ogni anno.
Il presidente americano ha anche firmato un memorandum che mira a "ristabilire l'integrità scientifica nell'iter delle decisioni del governo", per impedire che scelte motivate da politica e ideologia possano limitare la scienza.
Con questa decisione,sarà garantito che le scelte verranno fatte sulla base di informazioni e procedure scientifiche.
L'Osservatore Romano, nel giorno in cui il presidente Obama ha concesso nuovamente i fondi alla ricerca sulle staminali embrionali, ha ribadito che "l'embrione è un soggetto nel suo significato ontologico".
"Il riconoscimento della dignità personale deve essere esteso a tutte le fasi dell'esistenza. Su questa maturità del pensiero si fonda una reale democrazia", aggiunge il quotidiano vaticano. Già sabato scorso l'Osservatore non aveva risparmiato critiche a Obama.
Critici anche i vescovi americani, che parlano di "triste vittoria della politica sulla scienza e sull'etica".