di Emanuela Gialli
Tutte le donne sono a rischio di violenza. Per lo più per mano del partner. E' l'Organizzazione Mondiale della Sanità a lanciare l'allarme, riportato anche dall'Istituto Superiore di Sanità.
La violenza maschile è la prima causa di morte e di invalidità permanente delle donne, in Italia e nel resto del mondo. Per la Banca Mondiale, il rischio di essere vittime di violenze domestiche o stupri, tra i 15 e i 44 anni, è maggiore rispetto al rischio di cancro, incidenti o malaria.
Mediamente 1 donna su 3 è stata picchiata, costretta ad avere rapporti sessuali o a subire altre forme di abusi dal suo partner. Secondo i dati Istat del 2006,pubblicati nel 2007, sono quasi 7 milioni le donne italiane tra i 16 e i 70 anni vittime di violenza, e 900 mila quelle che sono state sottoposte a ricatti di diverso tipo, in ambito lavorativo.
La violenza sulle donne è fisica, sessuale, psicologica. Il 14,3% delle donne ha subito almeno una violenza fisica all'interno del rapporto di coppia, in particolare nelle aree di maggiore urbanizzazione.
Un documento dell'Istituto per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro, pubblicato nel dicembre 2008, riferisce che 7 milioni di donne italiane sono state colpite da violenze psicologiche: per il 46,7% attraverso l'isolamento o il tentativo di isolamento, per il 40,7% con il controllo, il 30,7% per mezzo delle disponibilità economiche, per il 23,8% con la svalorizzazione. Per il 7,8% con intimidazioni.
Le donne che hanno subito stupri o tentati stupri sono il 4,8%. Circa 5 milioni sono state oggetto di molestie o violenze sessuali. Le statistiche però si basano sul numero di denunce rese dalle vittime.
Secondo il rapporto Istat, nella quasi totalità dei casi le violenze non sono denunciate. Il "sommerso" è molto elevato: il 93% delle violenze commesse dal partner,il 96% di quelle subite da un altro uomo. Secondo il Rapporto nazionale sulla salute delle donne del marzo 2008, solo una parte delle donne giunte al Pronto soccorso di un ospedale,a causa di maltrattamenti, riconosce o denuncia la violenza.
Il Csm, a seguito di uno studio dell' associazione "Donne in rete contro la violenza onlus", ha avviato un'indagine negli uffici giudiziari, dalla quale è emersa "un'isufficiente sensibilità da parte delle forze di polizia" e "la tendenza", si legge della delibera di riferimento, "a scoraggiare la denuncia, per attuare un tentativo di conciliazione pericoloso per la protezione della vittima", conclude il Csm.
Se in Italia la violenza sulle donne stenta a uscire allo scoperto, negli altri Paesi la situazione non è migliore: nel mondo solo 10 donne su 100 denunciano la violenza subita.