Due operazioni in Italia


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Frontex, nata per pattugliare frontiere

Si chiede sia messa in grado di operare frontex_296

E' nata per coordinare il pattugliamento delle frontiere esterne aeree, marittime e terrestri degli Stati della UE e rafforzare gli accordi con i Paesi confinanti con l'Unione europea per la riammissione dei migranti extracomunitari respinti lungo le frontiere, ma da sempre si chiede che diventi pienamente operativa. E' Frontex, l'Agenzia europea per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere esterne degli Stati membri dell'Ue, il cui centro direzionale è a Varsavia. Dopo l'ennesima strage di migranti nel canale di Sicilia, Napolitano è tornato a chiedere che venga messa in condizione di intervenire.

Fondata con un decreto del Consiglio Europeo del 2004, l'agenzia ha iniziato ad operare il 3 ottobre 2005 ed è la prima ospitata in uno dei paesi di recente adesione dell'Unione. Tra i suoi compiti l'assistenza agli Stati membri nelle operazioni di rimpatrio congiunte di cittadini stranieri che soggiornano illegalmente nel Paese, garantendo il rispetto dei diritti fondamentali della dignità umana dei rimpatriati.

Frontex ha creato anche un pool di squadre europee di guardie di frontiera (EBGT) e un ampio database di attrezzature disponibili, che riunisce specialisti delle risorse umane e tecniche di tutta l'UE. Queste squadre sono tenute in piena disponibilità, in caso di una situazione di crisi alla frontiera esterna.

Nel 2008 il budget dell'Agenzia è stato raddoppiato a 70 milioni di euro, di cui 31 destinati soltanto alle missioni di pattugliamento delle frontiere marittime, nel Mediterraneo e nell'Oceano Atlantico. Da agosto scorso, oltre ai fondi, l'agenzia dispone di 26 elicotteri, 22 aerei, 113 navi, attrezzatura radar da impiegarsi per i respingimenti. Il rafforzamento del ruolo dell'Agenzia è stato richiesto dal 2009 dal commissario europeo per la Giustizia, Libertà e Sicurezza Jacques Barrot e successivamente anche da alcuni stati membri, fra cui nel 2011 da Francia e Italia.

Sono due le operazioni coordinate in Italia da Frontex. La più consistente, denominata 'Hermes', copre proprio l'area del Canale di Sicilia con le isole pelagiche. 'Hermes' - che ha lo scopo di contrastare i flussi di immigrazione illegale da Tunisia, Libia ed Algeria verso Lampedusa, Sicilia e Sardegna - ha un budget per il 2013 di 4 milioni e 50mila euro. Il dispiegamento dei mezzi varia da mese e mese. In media, ogni mese l'operazione coordina e cofinanzia l'impiego di due motovedette, un elicottero ed un aereo. Frontex fornisce anche esperti che assistono le autorità italiane nella conduzione di colloqui con i migranti.

L'altra operazione targata Frontex nelle acque italiane è 'Aeneas' che per il 2013 ha un budget di 2,5 milioni di euro. Ogni mese impiega in media due motovedette, un elicottero ed un aereo. L'area di intervento è il mar Jonio davanti alle coste di Calabria e Puglia. Ad entrambe le operazioni collaborano altri Paesi tra cui Austria, Francia, Germania,Grecia,Malta, Norvegia, Romania, Spagna, Regno Unito.

Sul suo operato e in particolare sul problema dei respingimenti in mare di potenziali rifugiati politici in Paesi terzi non sicuri hanno espresso critiche Amnesty International e l'European Council for Refugees and Exiled(Ecre). Sulle rotte dell'immigrazione clandestina infatti, viaggiano sia migranti economici che richiedenti asilo.