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Derby alla Roma, giallorossi al comando

In testa anche il Napoli: 2-1 al Milan. L'Inter ne fa sette, la Juve fatica. Successi esterni Fiorentina e Torino balzaretti_296

di Nicola Iannello

La Roma fa suo il derby e resta a punteggio pieno insieme al Napoli di Benitez, che nel posticipo domenicale affonda il Milan a San Siro con il piglio della grande squadra. Tengono il passo Fiorentina e Juventus, con l’Inter che strapazza il Sassuolo (unica squadra ancora senza punti) a ora di pranzo. La quarta giornata vede anche il successo del Torino a Bologna e il primo punto del Catania, pari casalingo col Parma.

Fuochi d’artificio nel big-match del Meazza, con i partenopei che cominciano il 1° tempo a tutto gas. Insigne inventa per Behrami, ma il tap-in volante dello svizzero sorvola di poco la traversa. A ruota rasoterra di Higuain fuori di un soffio. Il gol è nell’aria e arriva puntuale al 6’: assist aereo di Albiol dalla sinistra, difesa rossonera immobile, capocciata vincente di Britos. La reazione del Milan sta tutta nei piedi di Balotelli che ci prova prima di destro, poi di sinistro, trovando però sulla sua strada sempre i guanti di Reina. Napoli vicino al raddoppio con un colpo di testa di Hamsik che fa la barba al palo e con la retroguardia di Allegri ancora in affanno. Al 39’ intervento dubbio di Zuniga su Poli, per Banti tutto regolare. Ripresa. Otto giri di lancette (53’) e gli ospiti affondano di nuovo gli artigli: botta di Higuain dal limite e palla in rete con l’evidente complicità di Abbiati. Il risultato sembra in ghiacciaia, ma al 59’ Balotelli può riaprire i giochi: Albiol lo stende, è rigore, ma dopo 21 penalty realizzati consecutivamente SuperMario si fa ipnotizzare da Reina, che intuisce e devia la conclusione dal dischetto. Colpo durissimo per il Milan, che al 71’ prova ancora ad accorciare le distanze ma senza fortuna: gran conclusione sempre di Balotelli, traversa piena. A 2’ dal termine Napoli vicinissimo allo 0-3 con Pandev, che manda fuori da posizione ravvicinata. Le emozioni però non sono finite: dopo una lunga sfida personale con Reina, Balotelli può finalmente esultare segnando, con un destro a giro, un 1-2 bello ma tardivo (91’). Il Diavolo è costretto ad alzare bandiera bianca, il Napoli continua a sognare ad occhi aperti.

Il derby della capitale n.139 in serie A va alla Roma che regola 2-0 la Lazio. Giallorossi con Pjanic, De Rossi e Strootman a centrocampo, Gervinho titolare nel tridente di Garcia, con Totti e Florenzi. Petkovic schiera Ledesma davanti alla difesa a quattro e Klose unica punta, sorretto da quattro centrocampisti. Nel primo tempo, portieri inoperosi. Unico sussulto, un’occasione per Gervinho, che conclude a lato di testa da distanza ravvicinata. Molto attenta la Roma in difesa con Benatia e Castan, buone le sortite di Maicon. Autorevoli nella Lazio Hernanes e Candreva, solito lavoro d’ordine per Ledesma. Partita più vivace alla ripresa, con la Lazio che coglie una traversa su testa di Ciani, deviata da Castan. Dopo 6’ dalla ripresa, Garcia toglie Florenzi e mette Ljajic. Klose pericoloso ma non trova la porta. Viene il momento di Balzaretti: prima coglie un palo con una bomba al volo, poi sugli sviluppi dell’azione d’angolo seguente insacca al volo di sinistro un traversone di Totti, con la difesa biancoceleste colpevolmente distratta (63’). Nel finale, Lazio in dieci per una spallata di Dias (entrato da 3’) a Totti lanciato verso l’area avversaria, giudicata da rosso diretto da Rocchi (81’). A tempo scaduto, Borriello, appena entrato per Totti, schiaccia a colpo sicuro, ma Marchetti blocca sulla riga. A seguire, fallo di Ledesma su Ljajic, lo stesso serbo si incarica della trasformazione (94’). Roma in testa con 12 punti, Lazio ferma a quota 6.

Allo Juventus Stadium i bianconeri superano in rimonta il Verona: 2-1. Tra i pali della squadra di Conte c’è Storari; Ogbonna è titolare in difesa al posto di Chiellini, in attacco debutto di Llorente, in coppia con Tevez. Risponde Mandorlini con un centrocampo a cinque e Cacia unica punta, supportata da Jorginho. Gli scaligeri trovano coraggio e addirittura passano in vantaggio. Corner da sinistra, torre di Moras dal secondo palo e Cacciatore tutto solo sul primo insacca (36’). La rete sveglia i bianconeri. Bonucci mette palla in verticale, Tevez fa finta di andare incontro ma poi sceglie la profondità e fulmina Rafael con un destro a incrociare, palo-gol (40’). Apache meno fortunato in finale di frazione, un suo tiro a giro coglie i due pali, prima di finire tra la braccia di Rafael. Nel recupero, il vantaggio di Llorente, bravo a capitalizzare di testa un traversone di Vidal (48’). Nella ripresa c’è tempo per una traversa di Pogba. Juventus seconda a 10 punti, Verona a 6.

Colpo della Fiorentina a Bergamo: Atalanta battuta 2-0. Difesa a tre per Colantuono, con Boselli in regia, Maxi Moralez a sostegno di Denis in avanti. Montella carica il peso dell’attacco sulle spalle di ‘Pepito’ Rossi, supportato dal giovane polacco Wolski, con un centrocampo di qualità: Borja Valero, Aquilani, Mati Fernandez e Ambrosini. Le reti. Borja Valero crossa da destra, Wolski di testa centra la traversa (con deviazione di Consigli), Mati Fernandez insacca di piatto nella porta vuota (41’). Raddoppio di Giuseppe Rossi, al quarto gol come Hamsik: su angolo da destra, torre di Rodriguez, stop di petto di ‘Pepito’ e sinistro a incrociare sul palo lontano (69’). Sullo 0-1, orobici sfortunati con la traversa colpita da Migliaccio. Neto dà il suo contributo al successo viola, con un prodigioso intervento su conclusione ravvicinata di Denis. Anche la Fiorentina a 10 punti, Atalanta inchiodata a 3.

Tra le seconde a 10 punti anche una super-Inter, che a ora di pranzo non solo segna sette reti al Sassuolo, ma ritrova dopo sette mesi Milito, autore pure di una doppietta. Successo esterno del Torino, che espugna il Dall’Ara: il Bologna si arrende 1-2. Pioli opta per il 4-3-1-2, con Diamati a sostegno della coppia di punte formata dall’ex Bianchi e da Moscardelli. Consueta difesa a tre per Ventura, con Cerci e Meggiorini in attacco. Pronti, via e ospiti in vantaggio: Curci respinge corto una conclusione di Cerci, D’Ambrosio di testa insacca (2’). I rossoblù si riorganizzano e pareggiano. Su punizione da sinistra di Diamanti, Natali prima schiaccia di testa, poi ribadisce in rete la respinta di Padelli (29’). Il Bologna sfiora il raddoppio con una gran conclusione di Garics che coglie l’incrocio dei pali. Ma è il Torino a passare. Cerci show in finale di tempo: prima coglie la traversa direttamente su punizione, poi trasforma il rigore concesso da Peruzzo per fallo di Della Rocca su El Kaddouri (46’). Strascichi sulla decisione dell’arbitro: Natali viene espulso per proteste nel tunnel e padroni di casa in inferiorità numerica. Nell’intervallo, Pioli toglie allora Moscardelli, una punta, per inserire il difensore Mantovani. Nel secondo tempo si segnalano le occasioni granata per El Kaddouri e Brighi, ma il risultato non cambia. Il Torino sale a 7 punti come il Livorno, Bologna fermo a 2.

Finisce senza reti tra Catania e Parma, partita tra squadre affamate di punti. Maran recupara Legrottaglia in difesa e schiera Barrientos e Bergessio (rilevato per infortunio da Maxi Lopez al 34’) nel reparto offensivo. Donadoni a centrocampo gioca la carta Acquah dal primo minuto, con Cassano e Amauri di punta. Non molte le occasioni, le ultime di Plasil per gli etnei e di Acquah per i ducali. Catania a 1 punto, Parma a 2 con Bologna e Sampdoria.