Confcommercio: prestiti a minimi da 2009


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Credito alle imprese, sempre più difficile

‘Solo uno su quattro ce la fa’ credit_crunch_296

Finanziamenti alle imprese "ai minimi storici", secondo quanto emerge dai dati dell'Osservatorio sul credito per le imprese del commercio, del turismo e dei servizi nel secondo trimestre del 2013 realizzato da Confcommercio-Imprese per l'Italia in collaborazione con Format Ricerche.

Nel secondo trimestre del 2013, aumentano le imprese che non riescono a far fronte al proprio fabbisogno finanziario e sono sempre meno quelle che si sono viste accogliere le richieste di finanziamento, passate dal 29,6% del primo trimestre al 26,9%: si tratta, segnala Confcommercio, della "percentuale più bassa mai toccata dal 2009 ad oggi". Uno scenario di forte difficoltà che vede, inoltre, sempre meno imprese rivolgersi al sistema bancario per un finanziamento: rispetto a un anno fa, infatti, la quota di imprese si è praticamente dimezzata passando dal 20,8% al 10,8% portando la percentuale effettiva di imprese finanziate ad appena il 2,9%; risultano, infine, in peggioramento tutti gli indicatori relativi all'offerta del credito, dai tassi di interesse al costo dei servizi bancari, dalla durata del credito alle altre condizioni e garanzie richieste.

"Insomma, l'ulteriore peggioramento nei criteri di concessione e nell'effettiva erogazione del credito alle imprese da parte del sistema bancario italiano, rilevato dai dati e dal sentiment degli imprenditori, conferma la grave situazione di 'credit crunch' che continua a penalizzare fortemente le imprese, in particolare quelle di minori dimensioni e quelle del Centro-Sud, limitandone anche le possibilità di investimento", afferma Confcommercio.

Secondo i dati dell'Osservatorio di Confcommercio, peggiora poi ulteriormente nel secondo trimestre 2013 l'indice riferito al tasso di interesse applicato, con un saldo pari a -50,9, contro -44,4 del periodo precedente. Le imprese che hanno affermato che la situazione è migliorata sono lo 0,7%, quelle che ritengono che la situazione sia rimasta invariata sono il 47,7%, mentre le imprese che riscontrano un peggioramento sono il 51,6%.

Analogamente peggiorano, rispetto a quanto registrato nel trimestre precedente, i giudizi delle imprese del terziario circa le altre condizioni applicate dalle banche. Le imprese che ritengono che la situazione è migliorata sono lo 0,1%, quelle che affermano che è rimasta invariata sono il 46,3%, mentre le imprese che dichiarano che la situazione è peggiorata sono il 53,5%. Inoltre, le imprese "segnalano un peggioramento per quanto riguarda la durata del credito, le condizioni relative alle garanzie richieste dalle banche a copertura dei finanziamenti o degli affidamenti concessi, il costo dei servizi bancari".