Psicologia


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Ecco i segni rivelatori delle bugie

Così si scopre chi sta mentendo bush_296

Non è così difficile comprendere se il nostro interlocutore mente. Un nuovo studio condotto dai ricercatori della Carnegie Mellon University ha dimostrato che le persone che provano a nascondere una verità scomoda usano un linguaggio più ingannevole, parole emotive più negative e meno pronomi come "io" e "me".

Anche la lunghezza e il numero di messaggi di posta elettronica possono essere un indizio: chi ha un segreto tende a scrivere mail molto lunghe e con maggiore frequenza dopo l'acquisizione dello stesso.

I segni rivelatori delle bugie sono stati descritti alla convention annuale dell'American Psychological Association. Tra gli esempi reali suggeriti dalla ricerca, l'ex presidente degli States George W. Bush che prese ad utilizzare molti meno pronomi singolari, come "io" e "me", prima di invadere l'Iraq, esattamente come fece Harry Truman prima che gli Stati Uniti sganciassero la bomba atomica su Hiroshima.

E ancora più recentemente Dzokhar Tsarnaev, il presunto attentatore della maratona di Boston che nei suoi messaggi Twitter pare abbia incluso un numero decisamente inferiore di pronomi di prima persona dall'ottobre del 2012 in poi, periodo in cui il fratello Tamerlan tornò dal suo viaggio in Russia e iniziò presumibilmente a caricare materiale estremista su Youtube.