Un altro paperone lancia svolta editoria


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Bezos, miliardario con Amazon diventa tycoon media

Ha acquistato il Washington Post per 250 milioni di dollari jeff_bezos_296

Jeff Bezos si regala un nuovo 'giocattolo': dopo il successo ottenuto con Amazon, che gli ha consentito di diventare uno degli uomini più ricchi al mondo con una 'fortuna' stimata in 28 miliardi di dollari, acquista il Washington Post, sborsando 250 milioni di dollari, l'1% della sua ricchezza personale. E diventa il secondo miliardario in meno di una settimana ad acquistare un grande quotidiano americano. Nei giorni scorsi, infatti, John Henry, il proprietario dei Red Sox, ha acquistato il Boston Globe.

Due operazioni in pochi giorni che potrebbero cambiare e ridisegnare il panorama dei quotidiani americano, perché si va ad aggiungere alle trattative di Tribune per la vendita del Chicago Tribune e del Los Angeles Times e allo scorporo della divisione intrattenimento da quella editoriale di News Corp.
''Il dimostrato genio di Bezos nella tecnologia e nel business, il suo approccio di lungo termine e il suo senso morale lo rendono un buon proprietario per il post'', afferma Donanld Graham, amministratore delegato della società Washington Post Co, a cui fa capo lo storico quotidiano che vanta 136 anni di storia.

Bezos ha mostrato interesse per i media nei mesi scorsi, quando ha investito 5 milioni di dollari in Business Insider. Ma sono stati soprattutto gli altri suoi 'costosi' hobby che lo hanno fatto salire alla ribalta: fra questi la società Bezos Expeditions, che ha ritrovati i motori dell'Apollo 11 sui fondali dell'oceano, e la società aerospaziale Blue Origin, con la quale investe in tecnologie per voli privati nello spazio.

L'acquisto del Washington Post consente a Bezos di continuare la tradizione dei tycoon che investono nell'industria dell'editoria: oltre a Henry, Carlos Slim controlla una quota del New York Times e Warren Buffett ha comprato negli ultimi due anni piu' di 60 quotidiani.

Bezos ha fondato Amazon nel 1994, dopo aver attraversato gli Stati Uniti da New York a Seattle, scrivendo il piano di business durante il tragitto. La sede della società era inizialmente in un garage e la sua fondazione ha in parte coinciso con la sentenza della Corte suprema, in base alla quale chi vendeva prodotti online non doveva incassare tasse sulla vendita negli stati in cui non era presente fisicamente.

Ora il fondatore di Amazon si lancia in una nuova avventura. In una lettera Bezos si rivolge in modo diretto ai dipendenti del Washington Post: ''Avrete sentito la notizia e alcuni di voi l'avranno accolta con apprensione''. Indicando che ci saranno dei cambiamenti, allo stesso tempo rassicura: ''Non guiderò il Washington Post giorno per giorno. Il Post ha già un eccellente team al comando, che sa molto più di me di media e sono grato che abbia accettato di restare. Il dovere del Post resterà quello nei confronti dei lettori'', ma cambiamenti sono necessari perche' internet ha cambiato ''quasi tutti gli aspetti dell'industria. Non c'è una road map e delineare la strada davanti non sara' facile. Dovremo inventare e questo significa che dovremo sperimentare''.