I film del week end


Stampa

No - I giorni dell'arcobaleno

di Juana San Emeterio

di Pablo Larraín, Francia, Cile, USA 2012, Drammatico, Bolero Film
sceneggiatura: Pedro Peirano
Gael Garcia Bernal, Christopher Reeve, Richard Dreyfuss, Jane Fonda, Alfredo Castro, Nestor Cantillana, Augusto Pinochet, Alejandro Goic, Antonia Zegers, Marcial Tagle, Jaime Vadell

Quanto può influenzare l’esito di una consultazione politica una buona campagna pubblicitaria? Anche nel Cile della dittatura quando si deve scegliere per la democrazia. Pablo Larraín lo racconta portandoci indietro nel tempo. E come spesso accade, la storia ci da una lezione quanto mai attuale.

Nel 1988, il dittatore militare cileno Augusto Pinochet, quindici anni dopo il colpo di Stato che aveva abbattuto Allende nel settembre ’73, è costretto per le pressioni internazionali (Stati Uniti compresi) a indire una consultazione popolare. Con il referendum previsto per il 5 ottobre, il popolo dovrà stabilire con un 'sì', se confermare al potere Pinochet per altri otto anni o con un 'no' cercare l’opportunità di un cambiamento. Il regime ha la certezza di vincere contando sul consenso di quegli strati della società che dal regime sono stati favoriti, trovandovi ordine e benessere. Il fronte composito delle opposizioni si trova davanti a un dilemma: sfruttare l’opportunità, anche se gli spazi previsti per il fronte del no sono ristretti (15 minuti notturni ogni giorno in televisione) o sfuggire a un imbroglio da rifiutare? Soprattutto durante una dittatura che ha visto repressione, tortura e morte per molti dissidenti. Un gruppo di leader dell'opposizione decide di tentare comunque la difficile operazione e chiamano e convincono un giovane e audace pubblicitario, René Saavedra (Gael Garcia Bernal) a condurre la campagna per il 'NO'. Il film ci racconta quei ventisette giorni di campagna elettorale.

Il regista 37enne Pablo Larrain (“Post Mortem” e “Tony Manero”) ispirandosi al libro di Antonio Skarmeta “I giorni dell'arcobaleno” realizza un film forte e molto bello su una pagina poco nota della storia. Lo fa riportandoci anche visivamente in quegli anni ’80 con una tecnica di ripresa che riproduce la televisione di allora con un’alternanza di fiction e materiale di repertorio senza che lo spettatore veda la differenza. Il regista, figlio di un militare conservatore, ritrae con efficacia la figura di René Saavedra, figlio di un oppositore di sinistra, brillante creativo pubblicitario che lavora in un’agenzia affermata di pubblicità diretta da un fedele del regime, che accetta con tutte le difficoltà del caso la sfida. Operazione che fin da subito vede il contrasto anche nel fronte del no con alcuni oppositori che ritengono immorale non ricordare i morti, i desaparesidos, le torture invece di impostare i messaggi pubblicitari positivi della campagna con lo slogan 'l’allegria sta arrivando' ed il simbolo dell’arcobaleno. Un messaggio tutto ottimista che farebbe a pugni con la situazione reale. I libri di storia ci dicono che invece questa scelta funzionò e vinsero i No. La forza del film poi sta anche nel restituire proprio quest’ambiguità tra le convinzioni politiche, con la rinuncia agli orrori del passato, per favorire e ‘vendere’ un messaggio legato anche alla società di mercato. Una lezione di come il cinema possa restituire la storia senza tradirla, mantenendo uno sguardo critico su tutte le sfumature della realtà. Da non perdere.

>>> guarda il trailer