Sos dell’associazione medici ospedalieri


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Sale operatorie a rischio infezioni

Ogni anno in Italia 15mila vittime sala_operatoria_296

di Maurizio Righetti

E' un tema di cui si parla in maniera ricorrente e preoccupata: sale operatorie a rischio infezioni e ospedali sempre più contaminati. E dal timore di essere delle potenziali vittime siamo assaliti spesso. Secondo l’Anmdo (l’associazione nazionale medici dirigenti ospedalieri) i rischi maggiori di contrarre virus letali li corriamo proprio negli ambienti ospedalieri.

Aumentano i giorni di degenza e cresce la spesa sanitaria
Dai dati pubblicati dall’Associazione Microbiologi Clinici Italiani, ogni anno in Italia ci sono 15.000 vittime causate da infezioni ospedaliere e circa 700.000 sono le persone che contraggono un infezione durante la permanenza in ospedale. Questo determina un aumento dei giorni di degenza ed una conseguente spesa aggiuntiva per il sistema sanitario nazionale di circa 2 miliardi l’anno. Da uno studio condotto dal Cergas dell’Università Bocconi di Milano, il costo di una infezione ospedaliera in Italia è stato stimato, infatti, in circa novemila euro. Se ne è parlato in un convegno al Monaldi di Napoli, moderato dal presidente di Anmdo Campania, Bruno Zamparelli, al quale erano presenti , tra gli altri, il presidente del consiglio regionale della Campania, Paolo Romano, il consigliere delegato Sanità della Regione, Raffaele Calabrò, il direttore generale dell’azienda ospedaliera dei Colli, Antonio Giordano, e il direttore sanitario del Monaldi, Nicola Silvestri.

Bruno Zamparelli: “Vari i fattori che incidono sulla sicurezza”
“La sicurezza in una sala operatoria – ha affermato Zamparelli - dipende da vari fattori ambientali. In generale si possono considerare la quantità di gas erogati, la concentrazione degli anestetici, le cubature delle sale operatorie, la frequenza dei ricambi di aria. Risulta perciò necessario adottare una serie di azioni che consentano un’efficace portata dell’impianto di condizionamento delle sale operatorie per garantire l’idoneo ricambio di aria in ogni condizione operativa; programmi di manutenzione per tutti i sistemi e impianti di verifica della loro applicazione; sorveglianza ambientale mediante monitoraggi per l’individuazione di situazioni anomale; infine, formazione e sensibilizzazione del personale addetto”. I lavori sono stati chiusi con la visita al Laboratorio Mobile della Camfil per la promozione e la sensibilizzazione della Indoor air quality e del risparmio energetico.